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Si raggiunge prendendo, dopo San Vincenzo, la strada per Campiglia. Si estende per circa 450 ettari e comprende il versante sud occidentale del Monte Calvi, Monte Rombolo, Poggio all’Aione e le valli del Temperino, Lanzi, Manienti, e Botro ai marmi.
L’ attività estrattiva ha riguardato
soprattutto i minerali di rame, piombo e argento, oltre ai marmi. La Rocca di San Silvestro che anticamente si chiamava Rocca al Palmento si trova nel Parco e costituisce un’ importante e suggestiva testimonianza di archeologia medioevale. Sorto tra il X e l’XI era costituito da una residenza signorile, in seguito munita di torre e, su terrazzamenti concentrici, dal villaggio dei minatori e fonditori di metallo.
Fin dagli inizi del XII secolo ne sono
proprietari i conti della Gherardesca e poi i loro visdomini che si
faranno chiamare Della Rocca proprio dal nome del castello. Il declino e
l’ abbandono verrà nel corso del secolo XIV per la concorrenza della
vicina Massa Marittima e lo sfruttamento dei giacimenti sardi da parte
dei pisani. L’ingresso al Parco si trova in località Madonna di Fucinaia. Quando si arriva nell’ area del Temperino si trovano gli edifici della vecchia miniera della metà dell’ ‘800, ristrutturati e adibiti a Centro Accoglienza per i visitatori con il Museo del Parco, un Centro Ristoro e il Museo della Miniera, con pannelli didattici relativi alla tecnologia mineraria nel Campigliese. Dal Museo si accede alla Galleria del Temperino, un interessante percorso in miniera di 360 metri. Durante questa visita ci siamo resi conto delle caratteristiche della lavorazione mineraria, dello sviluppo delle tecniche di estrazione, infine abbiamo potuto osservare le caratteristiche geologiche dei giacimenti. Sono presenti nel Parco rocce sedimentarie, magmatiche e metamorfiche con più di 90 specie diverse, che si possono osservare e riconoscere nel Museo.
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Scuola media "G. Galilei" - Cecina (LI) |