Incontro al Terminal Crociere con una Hostess

La Porto Livorno 2000 è una società specializzata nell’ accoglienza dei passeggeri. Per passeggeri che possono essere di navi da crociera, provenienti da vari paesi : America, Spagna, Germania e di traghetti: quelli che partono da Livorno e raggiungono la Sardegna, la Corsica, la Sicilia…

Questa società è nata per incrementare il turismo a Livorno, infatti il porto di Livorno può essere una buona base per raggiungere città d’ arte come Firenze o Pisa.

Ci sono nel porto diversi approdi e sono divisi secondo le esigenze delle navi a seconda del pescaggio, cioè la parte sommersa; per esempio, quando arrivano le navi americane con un grande pescaggio hanno bisogno di bacini più fondi, per evitare che si incaglino, quindi sono ormeggiate sull’ alto fondale .

Per quanto riguarda il porto abbiamo 1500 metri di banchina con attracchi diversificati. L’ obiettivo è quello di far partire da Livorno navi da crociera e utilizzare molto di più questo terminal che invece viene usato molto poco. Per ora questo non avviene: si preferisce Genova che è un porto più grande, anche se poco organizzato e Livorno è solo un punto sosta . Questo terminal perciò viene utilizzato per mostre.

Abbiamo anche la stazione marittima con le biglietterie le sale congressi con la traduzione simultanea. Per incrementare il porto si cerca di sviluppare anche il commercio via mare, per questo si è dato da fare anche il Presidente Ciampi che è un Livornese.. Ci sono molti punti informazione, per esempio quando scendono i croceristi ci sono quelli che preferiscono i tour organizzati e quelli che vogliono fare da soli e hanno bisogno di informazioni.

LTM è la società che gestisci i traffici commerciali, mentre La Porto Livorno 2000 è per l’ assistenza al turismo. Quest’ultima svolge un’ attività più intensa nel periodo estivo, nell’ inverno il numero delle crociere è ovviamente molto esiguo, ci sono soprattutto navi spagnole a prezzo ridotto, di solito, il percorso è: Spagna, Francia (Nizza), Genova, Livorno, Napoli, Grecia, Sicilia o l’ altra sponda del mediterraneo e poi tornano indietro con un giro. Queste navi, che potrebbero andare veloci, calcolano il tempo di navigazione in modo funzionale alla visita dei luoghi, per cui navigano prevalentemente la notte, per approdare al mattino: sono navi fornite di ogni comfort. Ogni giorno si risvegliano in un porto diverso.

Ci sono navi da crociera molto grandi che possono contenere fino a 3000 passeggeri, che sono veramente tanti; sono navi fino a 20 piani di altezza, ad esempio il ristorante è al 17° piano. Queste navi sono come un paese: c’è da perdersi.

Il lavoro delle Hostess
: lavorano 40 ore settimanali facendo turni, per esempio l’ assistenza alle navi da crociera avviene al mattino dalle 8 alle 12, poi sono impiegate per altri servizi, bisogna conoscere le lingue soprattutto l’ inglese, ma fa comodo anche il tedesco, lo spagnolo, il francese: è importante saper comunicare con la gente e riuscire a dargli un’ assistenza.

Incontro al Terminal Crociere con un’Hostess

La Porto Livorno 2000 è una società specializzata nell’ accoglienza dei passeggeri. Per passeggeri che possono essere di navi da crociera, provenienti da vari paesi: America, Spagna, Germania e di traghetti, quelli che partono da Livorno raggiungono la Sardegna, la Corsica, la Sicilia…

Questa società è nata per incrementare il turismo a Livorno, infatti il porto di Livorno può essere una buona base per raggiungere città d’arte come Firenze o Pisa.

Ci sono nel porto diversi approdi e sono divisi secondo le esigenze delle navi a seconda del pescaggio, cioè la parte sommersa; per esempio, quando arrivano le navi americane con un grande pescaggio hanno bisogno di bacini più fondi, per evitare che si incaglino, quindi sono ormeggiate sull’alto fondale.

Per quanto riguarda il porto abbiamo 1500 metri di banchina con attracchi diversificati. L’ obiettivo è quello di far partire da Livorno navi da crociera e utilizzare molto di più questo terminal che invece viene usato molto poco. Per ora questo non avviene: si preferisce Genova che è un porto più grande, anche se poco organizzato e Livorno è solo un punto sosta. Questo terminal perciò viene utilizzato per mostre.

Abbiamo anche la stazione marittima con le biglietterie le sale congressi con la traduzione simultanea. Per incrementare il porto si cerca di sviluppare anche il commercio via mare, per questo si è dato da fare anche il Presidente Ciampi che è un Livornese.. Ci sono molti punti informazione per esempio quando scendono i croceristi ci sono quelli che preferiscono i tour organizzati e quelli che vogliono fare da soli e hanno bisogno di informazioni.


LTM è la società che gestisce i traffici commerciali, mentre La Porto Livorno 2000 è per l’ assistenza al turismo. Quest’ultima svolge un’attività più intensa nel periodo estivo, nell’ inverno il numero delle crociere è ovviamente molto esiguo, ci sono soprattutto navi spagnole a prezzo ridotto, di solito, il percorso è: Spagna, Francia (Nizza), Genova, Livorno, Napoli, Grecia, Sicilia o l’ altra sponda del mediterraneo e poi tornano indietro con un giro. Queste navi che potrebbero andare veloci calcolano il tempo di navigazione in modo funzionale alla visita dei luoghi, per cui navigano prevalentemente la notte, per approdare al mattino: sono navi fornite di ogni comfort. Ogni giorno si risvegliano in un porto diverso.

Ci sono navi da crociera molto grandi che possono contenere fino a 3000 passeggeri che sono veramente tanti; sono navi fino a 20 piani di altezza, ad esempio il ristorante è al 17° piano. Queste navi sono come un paese: c’è da perdersi.

Il lavoro delle Hostess: lavorano 40 ore settimanali facendo turni, per esempio l’assistenza alle navi da crociera avviene al mattino dalle 8 alle 12, poi sono impiegate per altri servizi, bisogna conoscere le lingue soprattutto l’inglese, ma fa comodo anche il tedesco, lo spagnolo, il francese: è importante saper comunicare con la gente e riuscire a dargli un’assistenza comunque.

 

LA FORTEZZA MEDICEA

La visita della Fortezza comincia dalla cosiddetta Quadratura Pisana, subito dopo il cancello di ingresso. La parte più antica è una torre quadrata inserita nelle murature con conci angolari bianchi, era una torre molto più alta che poi è stata mozzata e inserita nella quadratura. Questa torre è uno dei monumenti più antichi, risale al X secolo; alla base si vedono delle grandi pietre che fanno pensare a una costruzione etrusca, infatti sono stati fatti degli scavi e sono stati rinvenuti materiali (vasellame a vernice nera) di questo periodo .

L’ altra torre è rotonda ed è detta “Mastio di Matilde”, ma non ha niente a vedere con la Contessa di Canossa, marchesa di Tuscia, alle cui dipendenze era il Castello di Livorno nel sec. XI, infatti questa torre risale alla Repubblica Pisana; furono i Pisani che la costruirono sul molo in un’epoca successiva e ne fecero uno dei capisaldi della difesa a mare, fu una delle torri di riferimento più importanti. Su questa torre vediamo un’ apertura che ne costituisce l’ ingresso a 10 metri sul livello del mare, quindi per salirci c’era una scala a pioli che veniva tirata su per motivi di difesa.

Nel 1377 venne costruita, sempre dalla Repubblica di Pisa questa cinta quadrata di mura la cosiddetta “Quadratura dei Pisani”, che costituisce, con queste due torri, una sola fortificazione chiamata Rocca Nuova, tutto questo sistema difensivo è stato inglobato successivamente nel Palazzo di Cosimo I dei Medici di cui oggi rimane solo una stanza a causa dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. La parte lastricata in pietra serena era il cortile: Corte di Castel Vecchio. Dove c’è il pavimento in mattoni era l’ interno dell’ abitazione.

Al livello sotterraneo abbiamo delle cannoniere per la regolamentazione della navigazione. Le palle di cannone nella bacheca sono di questa cannoniera e sono di marmo sono piccole e non sono di offesa. Sopra abbiamo la volta a mattoni con aperture (sfiatatoi) per far uscire il fumo dell’ esplosione . La fortezza aveva davanti il mare aperto non come oggi con il piazzale dei marmi, il molo etc…A nord c’era il Porto Pisano con la torre del Marzocco.

Sulla piazza interna della fortezza c’era il palazzo di Cosimo I. Abbiamo la Rocca come la vedevano i Livornesi di allora con dei beccatelli (mensole) a sporto che reggevano il camminamento di ronda con dei merli che non sono stati ricostruiti. Sulla torre si vede lo stemma di Firenze, infatti nel 1421 la Rocca di Livorno che dopo la sconfitta dei Pisani apparteneva a Genova fu acquistata dalla Repubblica Fiorentina per centomila fiorini d’ oro. Lo stemma rappresenta il giglio, simbolo della potenza dei fiorentini.

Di fronte vediamo degli edifici che risalgono alla Fortezza Medicea come la Chiesa Castellana dedicata a S. Francesco, chiamata così in onore del granduca Francesco, eretta nel 1530 circa la sua facciata è ricostruita, infatti l’edificio è stato gravemente danneggiato dalla guerra. Dove c’ è l’arco era l’ ingresso principale che era sull’ acqua.


Piazza di Castello

Sotto la volta c’ è l’ ingresso principale, varcato il quale ci troviamo nel cortile che una volta era coperto da un soffitto a cassettoni. Ci sono dei pilastri in mattoni, ottagonali, che sorreggono queste volte che una tempo sorreggevano il soffitto e questo è l’ingresso ordinario alla fortezza e si chiama Porta del Duca . Per entrare si doveva prendere un’imbarcazione, una chiatta; si imbarcavano dove c’è l’archetto e i quattro scalini, la chiatta era tirata da delle funi; la gente, soldati, cavalli, carri bestiame che trasportavano il grano etc arrivavano dove c’era un grande portone, che si apriva e lasciava passare. Era un ingresso molto difeso, infatti, in alto, c’ è una postazione per il tiro piombante, una botola da cui potevano tirare qualcosa per difendersi e una saracinesca che poteva essere tirata su.

Dall’ altra parte del cortile c’è un altro portone in pietra calcarea e dalle parti ci sono anche qui due postazioni difensive. Si notano i camminamenti di ronda, su cui facevano la guardia i soldati, per controllare i nemici, che potevano venire anche dalla terra ferma.

Sulla cima del bastione della Canaviglia si trova l’unico edificio della Fortezza rimasto integro dai bombardamenti del 1944, vi si accede da un camminamento, è una palazzina fatta costruire da Francesco I dei Medici.

Il palazzetto è rivolto verso ovest con un balconcino in marmo che si affaccia sul mare, verso l’ imboccatura del porto.

L’ ambiente è stato restaurato con delle passerelle che consentono di raggiungere il bastione ed è stato fatto un piano di calpestio che mette in evidenza le emergenze architettoniche: lo sfiatatoio che sembra un pozzo, ma è la ciminiera e la torre quadrata.

Cannoniera del Bastione della Canaviglia.La grande volta che si vede è la bombarda, in origine c’erano due cannoni,e in corrispondenza dei due cannoni c’ erano gli sfiatatoi. Inoltre dove ora c’è l’acqua c’era un argano con la catena che chiudeva il porto da un molo all’altro alzandosi sul pelo dell’ acqua. Le righe sulla volta sono la traccia dell’incannicciata, che era stata fatta per assorbire il rumore, in pratica delle canne di palude venivano messe con la malta per insonorizzare i rumori.

 

IL QUARTIERE VENEZIA

Quartiere abitato soprattutto da mercanti che volevano essere vicini all’area portuale.

Livorno nel medioevo era un villaggio di pescatori. Ma nel 1577 nasce il porto per iniziativa dei Medici che diventa punto strategico di commerci tra oriente e occidente. Nel 1600 la città è anche troppo popolata, perciò nasce la necessità di un nuovo quartiere, appunto il quartiere Venezia."…progettato come quartiere commerciale e di deposito a supporto dell’ attività portuale e marittima…divenne presto il cuore dell’ economia livornese e residenza dei più facoltosi mercanti e sde dei maggiori consolati esteri…" Chiamato così perché con i canali, i ponti ricorda Venezia e fu costruito da maestranze veneziane

  • Chiesa del Luogo Pio Distrutta dalla guerra.Si chiama così perché c’ era un edificio che accoglieva le orfane della città

  • Chiesa di San Ferdinando 1714 è detta anche la chiesa di Crocetta perché fu costruita dai Padri Trinitari, ordine religioso con un abbigliamento che prevedeva una croce e appunto questo nome ricorda l’ abbigliamento di questi religiosi. I padri avevano costruito la chiesa per riscattare gli schiavi cristiani in mano ai musulmani.

Le merci arrivavano nel porto, venivano trasportate attraverso i canali nei magazzini dei proprietari che avevano i palazzi sui fossi.

Il quartiere nasce in due fasi diverse nel 1629 e alla fine del ’700.

  • Scali delle ancore, scali delle barchette gli scali sono i passaggi in prossimità dei canali.

La seconda parte viene costruita per consentire ai mercanti che lo volevano di costruire nel quartiere, quindi i mercanti più ricchi, che avevano ai piani superiori l’ abitazione e al piano del canale il magazzino e la cantina.

  • Via Borra la strada più antica dove sono i palazzi più belli

  • Palazzo Hulgens: prende nome da un mercante di Colonia che lo ha abitato nel 1700 Tutto questo palazzo apparteneva ad un’ unica famiglia di mercanti che aveva deciso di vivere nel quartiere per controllare meglio i propri traffici. Il palazzo è su tre piani con cortile interno; aveva due ingressi: uno principale , uno che dava sui fossi oggi adibito a garage, ma che una volta era il vecchio magazzino per il deposito delle merci, a livello del canale c’ erano le cantine con botole segrete. Dobbiamo immaginare che ci fossero i saloni di rappresentanza e ambienti adibiti all’ abitazione della famiglia, in alto erano le stanze della servitù.

  • Chiesa di Santa Caterina del 1700 ha una forma particolare, infatti è ottagonale nella parte superiore e in forma quadrilatera nella parte più bassa, dà tutta l’ impressione di non essere completa si trova vicino alla fortezza nuova

  • Fortezza nuova, costruita qualche anno dopo rispetto alla vecchia, mentre quella serviva per la difesa verso il mare e cioè contro i pirati, questa doveva controllare le eventuali insurrezioni del popolo la sua costruzione risale al 1590. Quella che noi vediamo è ciò che rimane di una parziale demolizione All’ inizio, infatti era molto più grande arrivava fino alla via Borra. Viene demolita alla fine del 1600 per fare posto al quartiere Venezia, che doveva crescere: viene demolita una fetta, viene spianata e vengono costruiti nuovi palazzi.

  • Mercato del pesce: edificio giallo con logge dove c’ erano banchi per la vendita del pesce, infatti questa strada si chiama Scali del pesce. Oggi questo edificio è un edificio pubblico del Comune.

  • Ponte di San Giovanni Napomoceno protettore dei naviganti, sotto il ponte scorre ancora il canale, questo ponte unisce il quartiere alla città, è uno dei tanti accessi

  • Via della Madonna è detta anche via delle chiese da qui si vede la chiesa di S. Caterina e ci sono tre importanti edifici religiosi legati alla storia delle comunità straniere che dal 1600 in poi hanno lasciato testimonianza della loro presenza nella città.

  • Chiesa degli Armeni: 1701. E’ rimasta solo la facciata in stile barocco, nell’ ovale è raffigurato San Gregorio Illuminatore, in atto di benedizione, affiancato dai due lati dalle statue della Carità e della Fede. Gli Armeni giunsero a Livorno alla fine del ‘500 attratti dai privilegi e dalle esenzioni emanate da Ferdinando I. Furono i primi ad introdurre in Toscana merci pregiate di origine orientale come la seta, la porpora e le pietre preziose erano una nazione ricca e finanziarono loro stessi la costruzione della chiesa e gli arredi interni. Provenivano dalla regione montuosa a sud del Caucaso tra l’attuale Russia, Iran , Turchia

  • Chiesa della Madonna:1607. Semplice all’ esterno è al suo interno la più ricca di opere d’ arte con altari, ben otto, delle varie comunità straniere di Livorno: altare della comunità portoghese, olandese, francese, corsa…E’ una chiesa cattolica in funzione. A Livorno c’ erano tante comunità straniere grazie alle leggi Livornine 1593 che accoglievano genti di ogni origine e provenienza per strategie commerciali e di popolamento.

  • Chiesa dei Greci: 1601. Nel 1708 la facciata fu restaurata con lo stile che in città prese il nome di "barocchetto livornese" per sottolineare lo stile sobrio della decorazione All’ interno l’ opera più importante è una parete in legno completamente intagliata e decorata con pitture in oro in stile bizantino, l’ interno dell’ edificio è strutturata in modo un po’ diverso dalle chiese cattoliche tradizionali; voluta dalla comunità greca fu finanziata dai Medici. A Livorno c’è anche un Cimitero di questa comunità

  • Piazza Grande Una volta, quando venne costruita, era grandissima, era infatti una piazza d’ armi dove si svolgevano esercitazioni militari e parate come possiamo vedere da stampe d’epoca e dipinti.

 

 

Scuola media Galilei di Cecina