Nel
754 d.C. abbiamo le prime notizie sulla Torre di Donoratico; poco dopo
comparvero gli altri castelli come
quello di Castiglioncello , quello di
Bolgheri e Segalari. L’ unico che
non veniva citato era il castello di Donoratico, il che è molto strano
perché era quello più vicino al mare e poteva controllare sia il movimento delle barche che dall’Elba portavano il ferro
a Marina per fonderlo (dove oggi c’è l’albergo “I
Ginepri”: infatti, tuttora ci sono i resti delle lavorazioni), sia gli
eventuali sbarchi dei Saraceni.
Dopo gli scavi dello scorso anno è risultato che la Torre era stata
ricostruita nel 700, ma
che era stata innalzata su una struttura sicuramente ETRUSCA, quindi
avrebbe più di 2000 anni:
infatti sono stati ritrovati tanti cocci di vasellame che
testimoniano l’esistenza di una grande comunità Etrusca.
L’origine del nome
Donoratico potrebbe derivare da:
- Don (dal latino Domus) inteso
come casa del Signore, perché i conti Della Gherardesca,
prima di assumere tale nome, venivano chiamati “I
Donoratico”;
- Dono di Rachis, che era un
re dei Longobardi il quale donò ai suoi nipoti
questo territorio: essi poi presero il nome dei Della Gherardesca.
Il
castello fu sicuramente ricostruito nel 700 ed aveva un raggio di 200
metri.
La storia
dice che il castello venne distrutto
nel 1447 dal re Alfonso d’ Aragona, ma in realtà quando Alfonso
passò dalla via Aurelia la torre era già distrutta.
Infatti sappiamo per certo che nel 1433 il colonnello Piccinino di
Firenze per vendetta distrusse il grande castello di Donoratico, dividendo
la torre a metà per tutta la sua altezza.
Nell’ ‘800 avevano l’ abitudine di utilizzare le pietre degli
edifici diroccati per costruire nuove case.
Infatti oggi molte pietre del castello sono state utilizzate per alcune
case coloniche e per il campanile di Castagneto.
Nel 1929 in cima alla Torre fu installato un parafulmine e fu
ristrutturata la porta Nera.
Al posto dell’ attuale ristorante c’era la chiesa di S. Niccolò
nella cui cripta sono stati ritrovati degli scheletri dei conti della
Gherardesca.
Ai piedi della Torre c’ era il
monumento di S. Colombano, molto importante perché in pianura e quindi
luogo di sosta per i pellegrini (di qui il toponimo di “Accattapane”
alla relativa strada).
La
Torre di Donoratico richiama subito al primo impatto la figura del Conte
Ugolino: nato nel 1210, fu conte di "Donoratico e Settimo" e secondo signore di Pisa.
STRUTTURA
Il
castello di Donoratico, ora in rovina, sorge su una piccola altura di
metri 179. Fu distrutto nel 1433 a causa di una contesa tra i Della
Gherardesca e Firenze. Era munito di una duplice cinta di mura che
racchiudeva un poggio. Sopravvivono
alcuni ruderi delle mura esterne (tra cui la porta a sud–est) e della
torre.
Della
torre è ancora in piedi il lato ovest (con due finestre), parte del lato
nord (dove rimane traccia del quadruplo ordine di apertura ad arco) e il
lato sud, addossato ad una Torre più bassa e di epoca più recente.
Quella più alta
aveva 4 piani e una cisterna; non sembra che possedesse una vera porta
d’ingresso, ma all’altezza di 3 metri dal piano si trovava una
apertura a cui si accedeva da una scala mobile che, in caso di necessità,
veniva ritirata.
Sul fronte a est
della Torre, nelle mura superstiti, si apre una porta ad arco a tutto
sesto sormontata dai resti di una scala, a sud–est di nuovo i resti di
una porta di accesso al castello.
La torre fu
ampiamente ristrutturata da Walfredo Della Gherardesca, nel 1929 .
In quell’occasione
il conte fece asportare alcune pietre del castello di Donoratico per
costruire la torre a fianco della chiesa di san Lorenzo, a Castagneto
Carducci.
Circa 400 metri sotto
la torre, lungo la strada di accesso si trovano i resti
di tombe Etrusche scavate nella roccia e di più recenti necropoli.
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