L’espansione
dell’economia romana sviluppò profonde trasformazioni nella società;
ci fu un a umento delle differenze tra ricchi e poveri sul piano della
ricchezza. La classe più ricca rimaneva sempre la Nobiltà che era
formata da uomini che possedevano grandi proprietà terriere (questi
uomini si potevano anche chiamare Nobiltà Senatoria), prima costituita
dai soli patrizi, ma in seguito anche dai plebei. Molte volte le famiglie
nobili riuscirono ad ampliare le loro proprietà terriere diventando più
ricche e conservarono il proprio potere pur essendo le uniche a poter
entrare dentro al senato. Nel periodo dell’espansione militare si
moltiplicarono le occasioni di arricchimento attraverso il Commercio
(interno o esterno) o attraverso attività finanziarie. Le costruzioni di
opere pubbliche avvenivano con appalti pubblici; così si costruirono
acquedotti, teatri e si organizzarono spettacoli nelle arene…. Lo
sfruttamento delle risorse che si trovavano dentro lo stato, come le
risorse minerarie, veniva affidato a uomini che lo prendevano con impegno
a svolgere il lavoro in cambio di un po’ di denaro per il compenso.
Attraverso queste attività si formò un’altra classe sociale, la cui
ricchezza non era formata dal possesso della terra, ma dal denaro, vennero
chiamati cavalieri o nobiltà equestre, (perché avevano i soldi per
comprarsi cavalli, durante le guerre, combattere a cavallo), ma non erano
stati ammessi dal senato. I nobili potevano possedere degli schiavi, e far
con loro quello che volevano, infatti potevano anche liberarli e cosi
diventavano liberti. Molto spesso si svilupparono lotte tra schiavi e
nobili, in cui quasi sempre, venivano sopraffatti gli schiavi, (come con
la guerra scatenata da Spartaco, durante la quale le legioni romane furono
messe a dura prova). |