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Il Popolo più povero era formato da negozianti, Artigiani, pescatori. Molti contadini furono poi costretti, per i debiti dei contratti, a vendere tutto ciò che avevano, perciò dal II secolo a.C. ci fu un aumento del numero dei “proletari”: erano coloro che possedevano solo la prole, cioè i propri figli. Essi si affollavano dentro le grandi città e vivendo in condizioni di vita molto precarie. Tra di essi serpeggiava un malcontento generale e infatti ci furono molte ribellioni finite male poiché nella maggior parte dei casi, riuscivano a spuntarla sempre i nobili. La società romana era organizzata in Famiglie, nelle quali il padre aveva il potere assoluto su tutto. Legati alla famiglia c’erano i Clienti che giuravano fedeltà al capofamiglia, in cambio di protezione e aiuto. I clienti potevano essere poveri, che ricavavano dal proprio patrono (protettore) di che sopravvivere o ricchi commercianti o uomini politici che cercavano l’appoggio per i loro affari o la loro carriera; altri clienti erano poeti e filosofi che grazie a questo appoggio potevano dedicarsi completamente alla loro attività e non cercarsi altri lavori per sopravvivere.
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