Fu Magellano che iniziò le scoperte
dell'Oceania, della quale si erano avuti solo pochi accenni e notizie. Si crede
che i primi esploratori dell'Oceania siano stati gli egiziani che erano andati
in cerca della gomma derivata dall' eucalipto che veniva usata per
l'imbalsamazione e probabilmente a seguirli furono gli arabi nell'XI secolo.
Poi nel XVII secolo furono gli olandesi che
approfondirono le conoscenze del nuovissimo mondo.
Nel 1616 il navigatore olandese Dirk Hortog
annotò il primo dato ufficiale di uno sbarco in Australia.
Invece nel 1642 sempre un navigatore olandese
Abel Tasman arrivò in Nuova Zelanda. Però solo nel 18° secolo grazie a James
Cook che fece viaggi fra il 1768 e il 1779 si potè fare un'esatta
rappresentazione dell'Oceania che fino ad allora era creduta un vasto
continente. In aprile del 1770 Cook a bordo di una nave inglese avvistò la
costa orientale dell'Australia e reclamò il territorio per la corona inglese.
Nel 1769 la Nuova Zelanda venne esplorata da Cook e lo
stesso Cook esplorò la Nuova Caledonia nel 1774.
L'Inghilterra dopo la costituzione delle prime
colonie in Australia si impossessò rapidamente di tutto il territorio
reclamandolo alla corona(1826).
Nel 1840 l'Inghilterra proclamò la propria
sovranità nella Nuova Zelanda.
Anche le isole furono raggiunte da missionari
cattolici, protestanti, francesi, americani ed inglesi.
Alla fine dell'800 Francia, Germania, America
ed Inghilterra si erano praticamente spartite l'Oceania.
Durante la seconda guerra mondiale l'Oceania
fu una terra in cui c'erano feroci scontri fra il Giappone e gli stati Uniti.
Tra il 1960 e il 1980 si affermò un processo
di decolonizzazione dell'Oceania.
Questa affermazione portò all' indipendenza
molti arcipelaghi dell'Oceania.
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