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Nel
primo millennio a.C. si impose su gran parte del nord della Cina un regno
feudale; sotto di essa vissero alcuni filosofi, tra i quali Confucio,
che lasciarono un'impronta decisiva nel pensiero cinese. Dal 221 a.C. al 1911, per oltre 2000 anni, durante i quali si succedettero al trono varie dinastie, la Cina conserva sostanzialmente immutato il suo aspetto: si tratta di una società contadina che impiega raffinate tecniche di irrigazione, patriarcale, ordinata in una rigorosa scala gerarchica e guidata da una dottrina dominante: il Confucianesimo. A quel tempo gli inglesi coltivavano in India la pianta da oppio e la vendevano clandestinamente in Cina ricavandone forti guadagni. L'Imperatore decise di usare le maniere forti: fece sequestrare e distruggere un carico di oppio scoperto dalle navi inglesi. Ne nacque la "guerra dell'oppio". Il
primo ottobre 1949 i comunisti proclamarono a Pechino
la nascita della
Repubblica Popolare Cinese. Il governo comunista, inaugurando una nuova epoca
della storia cinese, prese subito importanti iniziative come la riforma agraria. Nel
1971, dopo un'attesa di 20 anni, la Cina venne ammessa all'O.N.U. come legittima
rappresentante del popolo cinese. Durante questa complessa storia cinese, è
stata costruita un’opera veramente straordinaria: la
Muraglia Cinese.
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