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L’ultimo territorio completamente deserto sul nostro pianeta è l’Antartide, che oggi è abitata stabilmente anche d’inverno da oltre mille persone. D’estate ci sono fino a 4000 persone che vivono e lavorano nelle 49 stazioni di ricerche dei paesi che partecipano ad un programma scientifico. Oltre alla ricerca scientifica, l’unica attività permessa è la pesca, che deve seguire severissime leggi di protezioni dell’ambiente e delle risorse marine. Questo pacifico mondo è governato da 14 rigorosissimi articoli del Trattato Antartico.
In tutto il territorio antartico è vietato l’uso delle armi, esplosioni atomiche, e la conservazione delle scorie radioattive.
Una parte dell’Antartide è inavvicinabile per motivi scientifici.

La base italiana di Terranova

La Baia di Terranova si trova su di una penisola del mar di Ross, nella Vittoria del nord. La sua costruzione è stata iniziata nel 1985 e poi negli anni seguenti è stata costantemente ampliata. Come in una città di “lego” si sono pian piano aggiunte case prefabbricate e containers, secondo la necessità.
La posizione della baia è riparata dal vento polare e ha l’accesso sul mare dai due versanti. Dal 1990 la base è collegata con il computer dell’Enea (Casaccia, Roma) e riceve immagini via satellite.

Le persone che arrivano dall’Italia e le attrezzature partono da Christchurch in Nuova Zelanda, con navi che riforniscono regolarmente la base, oppure con un HERCULES C-130, grande aereo da carico dell’Aeronautica italiana. Può succedere che le cattive condizioni del tempo costringano l’ aereo a tornare in dietro. L’importante è non superare il “punto di non ritorno” cioè avere il carburante sufficiente per tornare indietro.

Dopo il trasferimento dall’Italia alla Nuova Zelanda si raggiunge la base in una decina di giorni di navigazione.

Il tempo, nell’estate australe, può regalare giornate di cielo limpido e orizzonti sconfinati come in alta montagna.

L’arrivo in questo posto incontaminato alla fine del mondo diventa un’esperienza indimenticabile. La nave si addentra nel mare per pochi km dalla costa e riesce ad attraccare ai bordi del pack (distesa di lastre di ghiaccio staccatesi dalla banchisa polare e galleggianti sul mare).Il ghiaccio deve essere abbastanza solido da reggere lo sbarco delle persone e del carico. Non esistono dogane o posti di controllo, perché qui non sbarcano viaggiatori indesiderati. Da queste parti non sono ammesse le improvvisate.

Tutto deve essere previsto con molto anticipo, l’ Antartide non è un posto per decisioni all’ ultimo minuto. Occorre un’ organizzazione importante sulle esigenze del gruppo.Un gruppo è formato da circa una sessantina di persone che si fermano nella base per alcuni mesi. Bisogna avere le giuste quantità di cibo, medicinali e attrezzature per il laboratorio, nonché qualsiasi cosa che possa servire al gruppo. Prima della partenza dall’ Italia tutti i partecipanti, per non avere brutte sorprese, fanno un check-up medico e un addestramento in alta quota. I partecipanti devono essere pronti ad affrontare una vita impossibile e una vita quotidiana in un clima in ospitale. La vita di tutto il personale nella Baia di Terra Nova segue ritmi uguali per tutti. L’estate in Antartide è molto breve ed è alternata non dall’alternarsi del giorno e della notte ma dalle lancette dell’orologio.

Gli scienziati (del CNR e dell’università), i logistici ( dell’ENEA) e le guide ( degli alpini e della marina) si organizzano le spedizioni con un compito ciascuno e siccome hanno poco tempo iniziano subito a lavorare. Una cosa importante è la manutenzione degli strumenti. Il personale che si occupa della manutenzione è della snam progetti. La base altamente tecnologica sempre a rischio di finire sotto la neve dell’inverno australe. La struttura è ricoperta di 3600 mq di prefabbricati dove ci sono gli alloggi dove stanno quattro persone per stanza.

Poi c’è anche il ristorante e altre cose indispensabili per il lavoro e il tempo libero. I progetti per le ricerche sono stati inviati dalla commissione scientifica nazionale con i fondi del Must, amministrati dall’ENEA. Le compagnie scientifiche si svolgono ogni anno dal 1985 e si occupano soprattutto di geofisica e biologia marina. La compagna che ha avuto più successo è stata la tredicesima che si è conclusa lo scorso anno a febbraio. Hanno trovato 66 meteoriti à più di 2000 metri di altezza a Frontier Mountain e la scoperta di coralli rossi a Cape Adore. In una perlustrazione marina in oltre sono stati trovati una grande quantità di Krill, un gamberetto dei mari glaciali.

Sono continuate le immersioni del sottomarino Romeo, che è in grado di fare fotografie a bassissime temperature e in altre l’Italia insieme ad altri dieci paesi europei ha partecipato alla ricerca sulla variazioni del clima.

 

LA BASE ITALO-FRANCESE "CONCORDIA" NELLA REGIONE DI DOME C.

Italiani e Francesi hanno costruito una base permanente a Dome c. Si trova a 1200 km dalla base di Terra Nova e a 3100 km di altezza, al centro dell’Antartide orientale. La temperatura d’estate è di –25° e di inverno da –60° a –80°. In questo posto lo spessore della calotta è di 4000 metri. La posizione è perfetta per gli studi glaciologici. La glaceologia è una dei progetti italo-francese che è in comune con il progetto dell’Epica (European programme for ice coring in Antartica). L’obbiettivo è capire i cambiamenti della Terra negli ultimi 500.000 anni. Con la perforazione del ghiaccio si sono trovate “carote”(campioni di rocce) che hanno svelato informazioni fondamentali che riguardano il clima e fenomeni ambientali.

A Dome c. il clima è molto asciutto perché lontano dal mare. Per la bassa umidità è un ottimo posto per l’osservazione astronomica. La stazione si occupa anche di scienze atmosferiche, astronomia, astrofisica, biologia umana, medicina e psicologia comportamentale.

Lo studio del clima.

E’ stato notato che negli ultimi 5 anni la temperatura è aumentata di circa 2,5°c per colpa dello sgretolamento del pack(distesa di ghiaccio staccatesi dalla banchisa polare e galleggianti sul mare). L’eventuale di staccatosi di un iceberg di misura doppia alla Liguria dalla piattaforma di Larsen sarebbe drammatico, ma simili cose potrebbero diventare presto la norma. Comunque in passato è già accaduto lo stacco di iceberg anche maggiori. Negli ultimi anni si è verificato il “global warning”, cioè il surriscaldamento del pianeta. Fin dalla metà del 1700 l’osservazione dell’andamento del clima globale ha registrato un innalzamento della temperatura. L’anno più caldo di questo decennio è stato il 1995 e il secondo il 1997.

Alcune isole delle Maldive sono state sommerse perché in questo secolo le acque si sono alzate di circa 10-25cm.Gli incendi in Indonesia e nella Foresta Amazzonica sono considerati i resti bruciacchiati del “polmone del Mondo” e la tutela dell’ambiente sembra essere ancora un “lusso”.