Tra il 1879 e il
1894 il poeta venne ospitato annualmente in questa casa.
Michele Carducci, padre dello scrittore, esercitò la professione a
Bolgheri, dove con la famiglia soggiornò fino al 1838, presto assumendo
un ruolo di notevole rilievo nella comunità locale per via delle sue
convinzioni progressiste e libertarie, naturalmente avverse al sistema del
potere “feudale”, ancora in vita in quelle zone; per le sue idee e per
i sopraggiunti attriti con la parte più conservatrice della popolazione,
sfociati poi in episodi gravi di provocazione, nel 1848 si vide costretto
a traslocare nella più quieta Castagneto, dove alloggiò.
Aperto al pubblico nel 1992 in seguito a una convenzione tra il Comune e
la famiglia proprietaria Espinassi Moratti, il Centro si propone appunto
di rievocare il legame che unì Carducci a Castagneto.Tanto la stanza che i suoi mobili intendono evocare il fascino degli
antichi interni familiari che fecero da sfondo alla presenza in Castagneto
del grande scrittore.
L'antica permanenza del piccolo Giosue nella residenza è ricordata dalla
lapide commemorativa posta sulla facciata del palazzo.
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