Attualmente
il Viale dei Cipressi misura 4962 m. e il totale dei cipressi ammonta a
2540.
La
sua storia è davvero particolare.
Nel
1841 fu completata la ricostruzione della via Pisana o Regia che arrivava
fino a Grosseto.
Per
collegarla con i Paesi e con i borghi interni vennero costruite strade
perpendicolari alla Pisana: una di queste fu lo stradone di San Guido.
Prevedendo
che la sua manutenzione venisse poi affidata alla comunità di Castagneto
già era stata da tempo restaurata con una massicciata nuova e perfino
dotata di fossette laterali.
Il
conte Guido Alberto pensò di abbellire sia la via Pisana sia lo stradone
di San Guido, con piante particolarmente adatte a luoghi paludosi: la
scelta cadde sugli “ alberi Cipressini” ( che non erano i Cipressi,
bensì Pioppi a forma di Cipressi). Purtroppo
i bufali trovavano molto gustose quelle pianticelle tenere, situate sulla
via Pisana e sul primo tratto del viale di San Guido.
Soltanto
quando si decise di confinare nel sottostrada i bufali bradi, gli
“alberi cipressini” poterono crescere. Nel
tratto del viale che arriva fino al casone di San Guido si piantarono dei
veri Cipressi che non venivano mangiati dai bufali.
Il
risultato fu buono (anche se il Cipresso predilige terreni collinari
asciutti) e ciò incoraggiò a proseguire nella messa a dimora: così
nacque, anche se molto lentamente, “il viale dei cipressi”.
I
primi cipressi vennero trasportati con una piccola nave fino a San
Vincenzo; in seguito furono portati a San Guido con i barocci.
Successivamente
i Cipressi giunsero anche da Firenze, Pisa, Ripafratta e si pensò anche
ad allestire appositi vivai.
Nel
tempo in cui Carducci abitò a Bolgheri (1838-1848), nonostante quanto
affermato nella poesia “DAVANTI SAN GUIDO” circa i Cipressi che ‘’
… A BOLGHERI ALTI E SCHIETTI VAN DA SAN GUIDO IN DUPLICE FILAR…‘’,
il tratto da San Guido alle Capanne non era ancora stato ultimato.
Fu
soltanto dopo la fama riscossa da questa poesia che il Conte Ugolino fu
costretto a sostituire i maestosi Olivi secolari che fiancheggiavano il
tratto tra le Capanne e Bolgheri con i " Maricoccoli”, creando il
viale di Bolgheri così come l’aveva immaginato il Carducci nei suoi
versi.
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