All’interno
del Castello di Bolgheri, che era
proprietà della famiglia Della
Gherardesca (nell’anno 1000, l’anno in cui il castello fu nominato
“Sala d’Allone” cioè la casa di campagna del re Carlo
Magno) si trovava una chiesa chiamata chiesa dei
SS. JACOPO e CRISTOFORO;
venne edificata assieme al castello nel 1505-1515,
utilizzando le pietre
del vecchio castello
distrutto nel 1496.
Il
nome della chiesa deriva dal nome della chiesetta di S. JACOPO dei Baronti.
La
chiesa di Bolgheri fu importante per molti avvenimenti fra cui si ricorda
la resistenza a terribili scontri tra famiglie di conti ( i principali tra i
Della Gherardesca e i conti di Donoratico) ed il fatto che vi
si rifugiò, nel 1329, l’antipapa Pietro Corvaia (Nicolò V).
La
chiesa, in passato, fu oggetto di dispute fra pievani e conti per le spese
di restauro.
I
più importanti restauri avvennero nel 1902 ad opera del conte Alberto
Guido che abbellì esterno ed interno della chiesa.
La
chiesa ha una
facciata a capanna, con le pareti realizzate in conci di pietra squadrati;
nel centro della facciata frontale c’è il portone d’ingresso
con sopra lo stemma di marmo dei Della Gherardesca.
Sul
tetto, nel lato frontale, c’è una croce di metallo.
Nel
lato sinistro si affacciano due finestre e si apre un portone molto più
piccolo del portone d’ingresso.
Questo
portone conduce alla casa del prete.
All’interno
le pareti sono ricoperte di simboli e statue e
sono a sostegni
lignei. Nel lato destro si trova un confessionale.
In
fondo si trova l’altare ed alle sue spalle una porta che introduce alla
sacrestia ed alla cappella battesimale.
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