La lavorazione delle olive avviene in luoghi adibiti e specializzati in questo lavoro, essi vengono denominati oleifici o più comunemente frantoi.
Questa lavorazione, finalizzata all'estrazione dell'olio, consiste essenzialmente nel trasformare il frutto in una pasta da cui farne fuoriuscire un succo chiamato mosto oleoso.
Il residuo della lavorazione prende il nome di sansa.
L'olio ottenuto con una lavorazione meccanica, può essere utilizzato direttamente per l'alimentazione e prende il nome di olio vergine, se esso presenta difetti deve essere sottoposto ad una raffinazione.
Il ciclo della lavorazione delle olive comprende le seguenti fasi:
1. Raccolta e trasporto delle olive
2. Conservazione
3. Cernita e lavaggio
4. Preparazione della pasta: molitura ed impastamento
5. Estrazione della parte liquida (mosto oleoso)
6. Separazione dell'olio dal mosto oleoso
7. Decantazione e conservazione dell'olio.

 

RACCOLTA


Le olive vengono raccolte intorno a ottobre - novembre periodo in cui il tempo di maturazione è giusto, questo si riconosce dalla colorazione della "buccia" che è di un nero lucente e della polpa che è di un rosso scuro.
È meglio non ritardare la raccolta perché le olive con il prolungarsi della permanenza sulla pianta e con l'arrivo dell'inverno potrebbero cadere dalla pianta e marcire.
La raccolta può essere effettuata con diverse tecniche: staccando le olive a mano (brucatura) o con attrezzi meccanici provocando un movimento della pianta che è chiamata (scuotimento) o infine raccogliendole da terra nel periodo che cadono.

 

TRASPORTO E CONSERVAZIONE

Il trasporto delle olive deve essere effettuato in recipienti con pareti rigide (cassette o ceste), evitando l'uso di sacchi o di un trasporto alla rinfusa su carri o camion.
Il modo migliore per conservare le olive è quello di disporle in graticci sovrapponibili con il fondo costituito di listarelle in legno, il luogo più ideale per la conservazione deve essere abbastanza aerato.

 

LA MOLITURA

Tutti i metodi di estrazione dell'olio dalle olive richiedono che queste vengano
frantumate e ridotte in una pasta da cui sia facile estrarre il liquido di mescolanza di acqua ed olio, detto mosto oleoso.
Tutti questi effetti si raggiungono bene con la molitura eseguita con le molazze che è il sistema più antico per frangere le olive.
I frantoi a molazza o palmenti sono costituiti da un piatto di granito con un bordo metallico sul quale ruotano due ruote chiamate macelli.
L'estrazione dell'olio dalle paste ottenute per la molitura delle olivo, può essere realizzata in diversi modi:

  • per spremitura o pressione

  • per centrifuga

  • per filtrazione

  • per decantazione

L'estrazione per spremitura o pressione viene effettuata a freddo per mezzo di presse costituite da piatti sovrapposti su cui viene deposta la pasta delle olive.
Attualmente invece le tecniche più moderne sono quelle che avvengono a ciclo continuo, più precisamente per separazione.
Anche qui nel paese di Bibbona, situato nella zona nuova il Mandorlo, c'è un importante frantoio che utilizza diverse linee di lavorazione.