La riforma è un movimento religioso che prese il via in Germania quando Martin Lutero, un monaco tedesco, protestò contro la Chiesa per la vendita delle indulgenze. Le indulgenze servivano a rubare i soldi ai contadini dicendo che, se pagavano, potevano andare in paradiso oppure potevano scontare una pena minore in purgatorio. Lutero protestò contro queste indulgenze scrivendo le 95 tesi. Le 95 tesi erano dei fogli scritti in latino sui quali Lutero condannava la pratica delle indulgenze. Lutero voleva che la Chiesa non si occupasse dei fatti terreni ma esclusivamente della vita religiosa e diceva che ogni uomo era prete di se stesso e ammetteva, come sacramenti, solo il battesimo e l’eucaristia. Lutero ebbe molti uomini che credevano in lui e così riuscì a fare una propria religione: la religione protestante. Lutero venne poi scomunicato da Papa Leone X. Lutero andò, allora, a vivere nel castello del principe Federico il saggio, dove tradusse la Bibbia in tedesco. Ci furono anche altri movimenti riformatori come quello di Zwingli, Calvino che diceva che un uomo poteva andare in paradiso solo essendo in Grazia di Dio e diceva che per accorgersi di essere in Grazia di Dio si doveva essere fortunati nel lavoro e in Francia i calvinisti presero il nome di Ugonotti e in Inghilterra dove presero il nome di Presbiteriani. Un altro movimento riformatorio fu quello di Enrico VIII re di Inghilterra. La sua riforma iniziò così: lui voleva divorziare ma la Chiesa non lo ammetteva e allora prese il possesso della chiesa in Inghilterra e disse che in Inghilterra il Papa non contava e ammise il matrimonio, la sua religione si chiamava Anglicana. In alcune di queste riforme ci furono anche delle guerre con tantissimi morti.