Rifiuti industriali e domestici
In genere i rifiuti
prodotti dall'industria e dal settore commerciale vengono riciclati
con maggiore facilità rispetto a quelli prodotti dai privati cittadini: in
Italia, ad esempio, attualmente viene riciclato il 15% dei rifiuti industriali e
solo il 7% di quelli domestici. La spazzatura domestica, formata da un miscuglio
di materiali, nel nostro paese è composta in media per il 28% di carta,
per il 16% di materie plastiche, per il 4% di tessili
e legno, per l'8% di vetro, per il 4% di metalli,
per il 29% di materie organiche
decomponibili e per l'11% di polveri, ceneri ecc. Ai fini del riciclaggio,
ognuna di queste frazioni ha un proprio valore e deve essere, perciò, separata
dalle altre.
La
raccolta differenziata dei rifiuti può essere attuata in diversi modi: può
essere effettuata direttamente dai cittadini, che selezionano ed eliminano i
diversi tipi di rifiuti in contenitori separati o, in alternativa, all’interno
di appositi impianti di smistamento, dopo la raccolta di rifiuti misti.
Quest’ultimo metodo, che fu il primo a essere applicato, consiste nella
separazione manuale dei rifiuti da parte di operai addetti che li prelevano da
un nastro trasportatore, oppure in una separazione di tipo “gravitazionale”,
vale a dire nell’immersione in acqua della massa di rifiuti misti, per
separare quelli più leggeri (carta, plastica) da quelli più pesanti (metalli,
vetro). Nella maggior parte dei casi, quest’ultimo tipo di separazione si è
rivelato poco soddisfacente, in quanto non sufficientemente selettivo e rigoroso
nel distinguere i diversi tipi di materiali. Il sistema più vantaggioso,
quindi, rimane quello della raccolta differenziata alla fonte, effettuata dai
cittadini.
Nella maggior parte dei paesi
industrializzati si sta cercando di promuovere il riciclaggio attraverso leggi.
In Germania, ad esempio, un recente decreto ha imposto ai rivenditori l'obbligo
di ritirare gli imballaggi dei prodotti venduti. Per quanto riguarda l'Italia,
diverse leggi obbligano le regioni a favorire la raccolta differenziata dei
rifiuti e impongono ai Comuni di istituire un servizio per la raccolta
differenziata e lo smaltimento di batterie e pile,
medicinali, prodotti tossici e infiammabili, carta,
vetro, alluminio e plastica.
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