Il sistema di smaltimento
dei rifiuti solidi più diffusamente utilizzato in
Europa è quello del confinamento in
discariche controllate nelle quali viene trasportato
l’88% dei rifiuti solidi urbani e l’82% di quelli industriali.
Il resto dei rifiuti solidi
prodotti viene in gran parte bruciato negli inceneritori, mentre solo una minima
parte viene inviata negli impianti di compostaggio
e riciclaggio .
La scelta della tecnologia
di smaltimento si basa quasi unicamente su valutazione relative ai costi di
istallazione e di gestione degli impianti. In Italia attualmente solo il 7% dei
rifiuti prodotti viene riciclato.
Recentemente, una serie di
leggi ha imposto alle amministrazioni locali di provvedere a
raccolte differenziate dei rifiuti, così da incoraggiare il riciclaggio.
I
rifiuti solidi sono costruiti da:
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materiali decomponibili
(scarti organici in genere, residui vegetali, carta, legno, tessili, avanzi di
cibo, carogne di animali);
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materiali non
decomponibili (metalli, vetro, ceramica, materiali ferrosi e plastici);
-
ceneri e polveri;
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rifiuti ingombranti
(materiali provenienti da demolizioni, macchinari, elettrodomestici, vecchie
auto e parti meccaniche);
-
contenitori e imballaggi
(in vetro, alluminio, materiale plastico, materiale cellulosico);
-
rifiuti urbani pericolosi
(pile, batterie, farmaci, i prodotti tossici e infiammabili, come candeggina,
vernici, colle, insetticidi, oli minerali usati, residui ospedalieri, lampade a
vapore di gas, tubi catodici);
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residui solidi risultanti
dal processo di trattamento dei liquami (materiali trattenuti dalle griglie
degli impianti di depurazione, materiali solidi stabilizzati, fanghi biologici);
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rifiuti industriali
(sostanze chimiche di varia natura, tinture e simili, sabbie, cascami di
lavorazione, oli e grassi);
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rifiuti derivati da
attività minerarie (scorie di vario genere, polveri e residui di carbone);
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rifiuti derivati da
attività agricole (letame e rifiuti zootecnici vari, scarti vegetali).
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