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Come si riconosce:è un arbusto sempreverde alto da qualche decina di centimetri a un paio di metri.
Il fusto è eretto o, più spesso, sdraiato alla base e poi ascendente; è molto ramificato. Le foglie sono piccole, rigide, lineari e con il margine ripiegato; sono fortemente e deliziosamente aromatiche.
I fiori sono di solito azzurri, più raramente violetti o bianchi e con il loro nettare le api preparano un miele pregiato. Fiorisce in vari momenti dell'anno a seconda della varietà e del clima locale: di solito da marzo a ottobre, ma non sono infrequenti soprattutto nelle isole fioriture invernali.
Il suo nome significa "rugiada marina": gli antichi credevano infatti che raccogliesse i vapori dei mare sotto forma di rugiada.

La sua distribuzione: è una pianta tipica del clima mediterraneo e può vegetare allo stato spontaneo sia nelle zone costiere che in quelle montane. In Sardegna lo si incontra spesso nei luoghi aridi e rocciosi lungo le coste o come pianta dominante nelle piccole isole; viene usato abitualmente come siepe divisoria, poiché cresce bene e forma cespugli densi, profumati e belli da vedere.

L’interesse economico:dal rosmarino si ottengono un olio essenziale ed estratti per la profumeria e la farmacia. Grazie ai suoi potenti antiossidanti (flavonoidi, derivati dell'acido rosmarinico) e ad altre sostanze (tannini, terpeni) il rosmarino disintossica il fegato, riduce il colesterolo, stimola la digestione e tonifica le ghiandole surrenali . Quasi necessario il suo uso in cucina.