COME
SI RICONOSCE: chiamato anche Lauro, è un arbusto sempreverde e
spontaneo, ma anche coltivato come pianta ornamentale. Oltre ad essere di
bell’aspetto, emana da legno e foglie un buon odore. Le dimensioni sono
molto variabili: dall’alberello che cresce nei vasi sulle finestre,
all’albero alto fino a 10 metri.
Il
fusto bruno rossiccio, nel tempo diventa grigio, i rami giovani sono verdi
e flessibili. Le foglie lunghe anche 10 cm, lanceolate od ovato
lanceolate, hanno colore verde scuro e lucido nella pagina superiore e
consistenza coriacea. I fiori sono riuniti in piccoli fascetti ascellari,
compaiono in primavera e sono divisi in maschili e femminili. I primi sono
piccoli e di colore giallognolo, i secondi sono bianchi e muniti
d’ovario. Il frutto è una drupa carnosa, nera e lucida che contiene un
unico seme. L’alloro si riproduce per talea in
autunno
o per propaggine dei rami inferiori in tarda estate o inizio autunno.
DISTRIBUZIONE:
fu introdotto in Europa dall’ Asia Minore, ebbe larga diffusione in
Grecia per espandersi in tutto il territorio, trattenuto solo dalle
regioni fredde o dove la temperatura scende sotto i 15°.
INTERESSE
ECONOMICO:è conosciuto fin dall’antichità ed usato per le sue
svariate proprietà.
Le
parti utilizzate sono le foglie fresche senza il picciolo durante
l’estate, essiccate durante le altre stagioni; il frutto dopo ottobre,
quando è ben maturo. Le foglie contengono olio essenziale che svolge
un’efficace azione antisettica e blandamente insetticida.
|