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Carta d'identità: mammifero insettivoro detto anche porcospino a causa della pelle del dorso e dei fianchi munita di fitti peli, brevi, irti e acuminati.
Il riccio ha una colorazione bruno-grigiastra superiormente, grigio-crema inferiormente; ha zampe corte;una muscolatura sottocutanea ben sviluppata avvolge tutto il dorso dell'animaletto sino ai fianchi, dandogli la possibilità di avvolgersi su se stesso e nello stesso tempo di rizzare gli aculei a proteggere muso, zampe e parti inferiori del corpo rivestite di sola peluria.
Ha la vista meno sviluppata dell'udito e dell'olfatto:il suo naso, organo di fiuto e di tatto, ha il compito di "selezionare" le cose prima dell'azione.
È attivo nelle ore crepuscolari e notturne per la ricerca del cibo;pur avendo un habitat abbastanza vario predilige le zone boscose o abusive non molto umide, trascorrendo la giornata generalmente nascosto fra fogliame in tante tane che scava nel terreno a più di 50 cm di profondità.
Nel periodo invernale il riccio cade in letargo e la riproduzione avviene in estate: dopo una gestazione di circa 40 giorni, la femmina partorisce, in genere da tre a sei piccoli dapprima ricoperti di aculei morbidi.
Divora molti insetti nocivi alle culture dell' uomo oltre a chiocciole, topi e persino vipere al cui veleno è parzialmente immune.
È un animale assolutamente innocuo che si può persino addomesticare e che in un certo modo si affeziona.
Non teme quindi l'uomo e non è raro trovare la sua tana vicino a capanni, fienili e fattorie.

Habitat: Il riccio è diffuso, anche con molto sottospecie, in tutta Europa e anche in Siberia, ma non oltre il 55° parallelo.