LEGISLAZIONE SUI RIFIUTI
La legislazione nella gestione dei rifiuti, cerca di tutelare principalmente
tre elementi:
· ACQUA;
· ARIA;
· SUOLO.
ACQUA: Decreto Legge n. 152 del 11/05/1999.
Questa disposizione tutela le acque marine, superficiali e sotterranee
dall'inquinamento urbano sia domestico che industriale ( scarichi delle fogne )
ed agricolo ( inquinamento delle falde acquifere da parte dei concimi e degli
antiparassitari ) quindi il problema dei rifiuti.
ARIA:Decreto del Presidente della Repubblica n. 203 del 24/05/1988 (legge
quadro direttiva CEE)
Decreto Ministeriale del 12/07/1990 (decreto attuativo)
Questo Decreto indica i valori permessi delle emissioni inquinanti
nell'atmosfera. Controlla inoltre la concentrazione dei singoli inquinanti
emessi nell'aria da parte dell'industrie della nazione.
SUOLO e SOTTOSUOLO: Decreto Legge n. 351 del 04/08/1999 (attuazione della
Direttiva CEE * n. 62 del 1992)
Questo decreto riguarda le leggi sulla bonifica dei territori inquinati come
ad esempio discariche abusive, i luoghi contaminati da amianto ecc…. e valuta
l'impianto ambientale nella nuova costruzione di insediamenti industriali,
costruzione di strade, porti ecc…. .
Una delle ragioni dell'importanza del Decreto Legge n. 351, è che viene
introdotto il concetto di "danno ambientale"o "problema
rifiuti". L'ambiente infatti, bene di tutti, deve essere preservato e chi
infrange la legge commette oltre ad un reato amministrativo (cioè pagare una
multa), compie un reato penale (quindi si può essere arrestati e finire in
prigione).
RIFIUTI
(Tutto ciò che viene indirizzato allo smaltimento o al recupero)
La legislazione che riguarda i rifiuti, ha come
scopo:
· Rintracciabilità del rifiuto (ogni rifiuto deve essere scritto su registri
chiamati Formulario e Registro di carico);
· Protezione dell'ambiente;
· Qualificazione dell'imprese che operano nel settore rifiuti (queste imprese
devono essere iscritte ad un Albo Gestione Rifiuti Regionale che si trova nei
capoluoghi delle regioni e che le elenca tutte).
Questa legge è il D. Lgs 22 del 05/02/1997 meglio conosciuto come "DECRETO
RONCHI".
Questo Decreto si occupa di rifiuti:
· Rifiuti urbani (quelli gestiti dal Comune o da aziende incaricate dal
Comune);
· Rifiuti speciali (ad esempio l'erba perché destinato al compostaggio)
· Rifiuti pericolosi (come ad esempio l'amianto che deve essere trattato solo
da imprese autorizzate)
· Imballaggi e rifiuti da imballaggi;
· Categorie particolari (beni durevoli come gli elettrodomestici, rifiuti
sanitari, veicoli a motore).
Questo Decreto non si occupa delle seguenti categorie(perché sono regolate da
altre leggi specifiche):
· Immissioni di gas inquinanti nell'atmosfera;
· Rifiuti radioattivi;
· Rifiuti da estrazioni minerarie e sfruttamento di cave;
· Rifiuti di carogne agricole (animali morti);
· Acque di scarico;
· Materiali esplosivi.
Tutti i rifiuti prodotti dall'imprese vengono comunicati annualmente al
CATASTO RIFIUTI, un ufficio che si trova in ogni Provincia (da noi a Livorno),
con un documento che si chiama MUD (Modello Unico di Dichiarazione) dove vengono
indicati:
· Quantità dei rifiuti prodotti da ogni singola impresa;
· Tipo dei rifiuti (viene indicato il codice del rifiuto prodotto ed ognuno di
questi ne ha uno come ad esempio i rifiuti biodegradabili hanno il cod. CER
200.201);
· Impresa smaltatrice cioè presso la quale è andato il rifiuto;
· Impresa trasportatrice che ha portato il rifiuto dall'impresa produttrice
alla discarica.
Con questo documento si riesce così a sapere quanti rifiuti sono stati prodotti
in un anno e a quale codice CER si riferiscono dando un quadro esatto della
situazione rifiuti prodotti.
*CEE: Comunità Economica Europea