RIFIUTI

I rifiuti riassumono materiali assortiti; essi prima di essere buttati via in isole ecologiche vengono divisi per la loro origine e composizione cosi si da vita alla raccolta differenziata fatta dalla R.E.A.
La risposta a una semplice domanda “Che cos’è un rifiuto”la troviamo nei campi di studio di rifiuti, la parola rifiuto deriva dal latino reputare che significa respingere questa parola ha due significati nel linguaggio comune viene usata come un offesa (Rifiuto umano, monte di sudicio ecc….)e l'altro significato è quello comune della parola stessa il rifiuto.
Per far divertire i ragazzi nel problema rifiuti abbiamo escogitato un gioco, esso consiste nel farsi dire le frasi che non vorrebbero mai sentirsi dire, dopo ci interroghiamo con i ragazzi dicendoci “come nascono che cosa servono ecc…..”

I rifiuti si possono catalogare in urbani e speciali, nella tabella seguente possiamo vedere le loro caratteristiche:

Rifiuti Urbani o Ru

Sono quelli raccolti nei sacchetti della spazzatura.
• I rifiuti domestici, prodotti all’interno delle unità abitative.
• I rifiuti di tutte le attività che si svolgano in una città e che regolano la percentuale di 30% degli Ru.
• Materiale dello spezzamento delle strade.
• I rifiuti vegetali.

Rifiuti Speciali

Prodotti delle attività industriali, artigianali, agricole, commerciali, non finisco nei cassonetti, perché non è compito del comune provvedere alla loro gestione.
Sono in parte di origine civile come:
• Fanghi di depurazione di reflui civili.
• Rifiuti inerti di origine civile.
• Rifiuti ospedalieri.
Ma i principali produttori di rifiuti speciali sono le grandi industrie e fino a non molto tempo fa i rifiuti venivano accumulati in
discariche.
Un’altra voce molto importante hanno inerti, maceri,resti di lavoro ecc….
I rifiuti speciali vengono raccolti da società specializzate che li selezionano e li rinchiudono in vasche di cemento.
Molte industrie riutilizzano questi rifiuti bruciandoli per produrre nuova energia.
L’impatto ambientale del rifiuto speciale è misurato attraverso i tempi di assorbimento: per i materiali radioattivi si misura in tempi di dimezzamento.
Se vogliamo approfondire questo interessante aspetto del rifiuto stimoliamo i ragazzi dietro la lettura e il commento di episodi di cronaca.
La legge prevede che i rifiuti industriali vengono smaltiti nelle stesse regioni di produzione.

Quali materiali?

I rifiuti possono anche essere classificati secondo le loro composizione rientrando cosi a far parte di un ciclo produttivo.
I rifiuti che si possono riciclare sono: la carta, vetro, plastiche, metallo, rifiuti organici e molti altri.

La carta

La carta incide largamente sulla composizione dei nostri rifiuti, contribuendo a quasi il 25% del peso totale.
La carta che ora usiamo è un’invenzione cinese e fino al 1845 la cellulosa veniva ricavata da vari materiali, ma poi s’incomincio’a utilizzare il legno.
La cellulosa ha quindi superato tutti gli altri materiali, però è un oggetto prezioso che può essere facilmente sostituibile dalla carta stessa.

Il vetro

Il vetro che noi usiamo si ottiene fondendo silice, calcio e soda , sostanze facilmente reperibili e che da sempre vengono utilizzate per il processo della costruzione del vetro. La soda è impiegata come sostanza stabilizzante; la silice o sabbia è la materia ed è presente nella miscela per il 60-65%.
Il procedimento è stato affidato a grandi e famosissime vetraie, in Toscana le più famose sono a Pisa e a Empoli.
Il metro è un materiale prezioso assolutamente impermeabile ai liquidi, gas, vapori.
Il vetro modifica il percorso della luce facendo sembrare le immagini o più vicine o più lontane;esso però non modifica solo il percorso della luce ma anche delle onde radio, le microonde, gli ultravioletti.

Le Plastiche

Si usano diverse plastiche ottenute con diversi procedimento, ma derivate tutte dalla stessa materia prima l petrolio.
Tutte le plastiche hanno una composizione chimica a struttura polimerica cui si aggiungono altri materiali.
I polimeri più utilizzati derivano principalmente dal petrolio e sono: l’etilene, il propilene, il butodene e lo stirene.
I principali tipi di plastiche sono normalmente distinguibili in:
• Polieteme (PE): si usa per i sacchetti di plastica, dei teloni agricoli ecc….
• Polivinicloruro (PVC): bottiglie di acqua, pellicole per film ecc….
• Polipropilene (PP): sacchi industriali, confezioni per il gelato e per lo yogurt ecc….
• Polistirolo (PS): bicchieri, posate e piatti, coppette per i gelati ecc…..
• Polietilentereftalato (PET): è l’unica plastica che è in grado di trattenere l’anidride carbonica.

I Metalli

I metalli che gettiamo tra i rifiuti urbani sono anche acciaio e alluminio: scatolette, bombolette aerosol ecc…..
L’acciaio è fatto di ferro e piccolissime quantità di cromo, michel e carbonio; l’alluminio può essere abbinato con piccole quantità di rame, ghisa è legata fra ferro e carbonio.
La latta è fatta di ferro foderato da stagno.
I metalli che contengono il ferro sono detti ferrosi, quelli che fanno parte dell’acciaio sono destinati agli imballaggi.
In Italia si consumano circa 550.000 t all’anno di imballaggi: in acciaio e ferro.
Particolarmente importante è l’alluminio, molto difficile allo stato puro.
Nel 1825 iniziarono i primi esperimenti di estrazione dell’alluminio.
Oggi grazie alle macchine il procedimento diestrazione è industrializzato; i rifiuti di alluminio sono detti imballaggi ( lattine ).
In Italia si consumano ogni anno 57.000 t di lattine cioè 35 lattine per famiglia.

I rifiuti organici

L’alimentazione umana ha sempre prodotto residui biologici come gli scarti vegetali e gli scarti di animali.
Per molto tempo gli scarti non venivano considerati perché se erano di animali diventavano cibo per altri o diventavano concime o humus.
Nelle città gli scarti sono un problema grandissimo perché i rifiuti non si possono biodegradare e cosi danno vita a cattivi odori e allo stesso tempo attirano animali di ogni tipo (topi, insetti, ecc…).
Meno fastidiosi sono gli scarti dei giardini: foglie secche, erba tagliata, ecc…, la decomposizione di questi materiali è meno fastidiosa, i rifiuti urbani la loro frazione organica rappresenta il 35% del loro peso totale; ogni famiglia in media produce 232 t di materiali organici che poi vanno ha finire direttamente nelle discariche.
Una parte di questi li abbiamo fatti deteriorare, invece un’altra parte di alimenti sono in buona condizione.Nei rifiuti italiani ogni anno ci sono 3 milioni di lattici e cibi vari.

Altri Materiali

Vediamo i materiali vari:
I prodotti tessili Da sempre i prodotti tessili vengono riutilizzati e riciclati.
Nei rifiuti urbani essi rappresentano il 5% e sono riciclabili e riutilizzabili.
Legno In totale circa il 5% di rifiuti è fatto di legno, se il legno non è inquinato da materie come olio ecc… esso viene inviato al compostaggio.
Il pioppo utilizzato per la costruzione ortofrutticola, viene anche utilizzato per la
fabbricazione di imballaggi.
Rifiuti Urbani pericolosi Essi sono composti da:
 medicinali scaduti;
 pile e batterie usate;
 contenitori di sostanze tossiche e infiammabili.
I medicinali scaduti contengono sostanze molto pericolose.
Le pile contengono metalli pesanti che possono inquinare acque e suoli, cioè la natura.
I contenitori di sostanze tossiche possono rilasciare nell’aria sostanze nocive.
I materiali catalogati fra i rifiuti possono essere molto pericolosi come nella tabella qui sopra; però non sono solo nocivi per la natura ma per noi uomini.

 

Perché si parla di rifiuti
 

I rifiuti sono un problema antico, riguardante la salute dell’ ambiente,e degli organismi viventi che producono a loro volta rifiuti.
I rifiuti naturali non sono riutilizzabili ,perché vengono assorbiti dalla terra ,mentre quelli della società umana sono trasformabili e riciclabili anche se con un’accurata scelta hanno provocato l’inquinamento.
Per risolvere il problema dei rifiuti, si sono create delle discariche apposite.
Gli aspetti dei rifiuti sono:aspetti simbolici - ambientali – territoriali – energetici – economici ed elastici, che si collegano al fenomeno del (riciclaggio – raccolta differenziata – discariche e cassonetti).

C’è però un’ altro problema molto importante è il riciclaggio , perché oggi solo nel nostro paese si producono da i 10 a 30 milioni di tonnellate di rifiuti,che noi potremmo evitare cercando di riciclare di più .




La storia dei rifiuti


Noi umani produciamo i rifiuti in grande quantità sottoforma di solido,liquido gassoso.

Sono rifiuti tutti i sotto prodotti dell’attività biologica che vengono allontanati perché sono inutili o dannosi per chi li espelle.

In natura i rifiuti vengono riutilizzati da un altro essere vivente sottoforma di nutrimento,strumento,o altro;se noi guardiamo l’intero sistema notiamo un certo equilibrio e cioè gli elementi rifiutati da un essere vengono accettati da un altro;quindi possiamo parlare di un vero è proprio ecosistema caratterizzato dall’interruzione da 2 momenti fondamentali:l’urbanizzazione e l’industrializzazione.

L’urbanizzazione ha comportato la necessità di smaltire quantità sempre maggiori di rifiuti organici (umani e animali);invece l’industrializzazione ha dato la possibilità di trasformare le materie con la conseguente elevata produzione di scarti.

Ma come si può cambiare il concetto di rifiuto nella storia?

Evitando gli sprechi il cui problema è correlato con quello della conservazione,facendo in modo di riutilizzare gli scarti alimentari.

Nelle fiabe,nelle leggende e nei racconti di santi,la produzione eccessiva di rifiuti era vista come uno spreco,contrapposto al grande dilatare della fame.

La crescita della città comporta problemi sempre maggiori,non solo per quanto riguarda lo smaltimento di gas e liquidi,ma anche per i rifiuti:ne sono testimonianza alcune collinette che appaiono qua e là nel paesaggio,vere e proprie delle moderne discariche.

Il problema dei rifiuti ha origine antica,ma senz’altro nella nostra epoca e in particolare negli ultimi anni,la produzione dei rifiuti è aumentata in modo vertiginoso perché ci sono abitudini consumistiche sfrenate che portano le persone ad acquistare oggetti inutili o ancor peggio prodotti così detti “usa e getta”che hanno sostituito altri prodotti più duraturi.




Salviamo la terra


Per estrarre i minerali dal sottosuolo,ogni anno si smuovono 75 tonnellate di terra,utilizzando sostanze tossiche come ad esempio l’acido solforico,il cianuro,il mercurio che poi si disperde nell’ambiente.

Per decomporre alcuni rifiuto ci vuole molto tempo ad esempio, per una bottiglia di vetro ci vogliono 4000 anni, invece per una carta telefonica ecc….




Una politica per la qualità della vita e lo sviluppo sostenibile




I rifiuti è una parola che ci siamo inventati per buttare materie ancora riutilizzabili;che buttiamo per pigrizia e ignoranza senza pensare che stiamo buttando un serbatoio di materia che potremo trasformare in nuovi oggetti e cose.

Per millenni il problema dei rifiuti non è esistito, la natura non produceva rifiuti e per gran parte le popolazioni antiche avevano sempre riciclato i materiali di scarto, perché quello che veniva considerato inutile da qualcuno,diventava indispensabile per altri.

Il cambiamento è avvenuto negli ultimi secoli dopo la rivoluzione industriale,ed è aumentato negli 50 anni.

Il sistema di produzione delle merci è stato trasformato in usa e getta ,e quindi senza riciclare e questo ha portato alle grandi città montagne di rifiuti nella vita quotidiana a e rendono i rifiuti tuttora sempre più difficili da smaltire ed oggi è diventato uno dei problemi ecologici più critici nel mondo.

Ora noi siamo ad un punto di svolta: anche l’ecosistema della terra non è ancora in sviluppo, però la società cerca di aiutare i paesi più poveri e di puntare allo sviluppo e alla crescita economica di tutto il mondo.Non essendo possibile allentare la produzione e l’accumulo di rifiuti e quindi bisogna pensare anche alla durata dei rifiuti e il riciclaggio dei rifiuti riutilizzabili; questi sono gli obbiettivi del Decreto Tronchi.

Questi obbiettivi l’amministrazioni provinciali propongono ai cittadini di riciclare di più e partecipare a questi progetti e nuove iniziati.


Abbiamo un problema

L’uomo migliora la sua vita inventando macchine e tecniche: gli servono materie nuove, che in natura non esistono, come plastiche, detersivi, solventi e gas cose che rendono possibile i videogiochi, le scarpe da jogging e le sonde su Marte: miliardi di oggetti che a un certo punto muoiono e devono essere buttati

Ma abbandonarli nell’ambiente non si può: la natura non li riconosce, non può assorbire .

EE l’immondizia si accumula e diventa un problema molto serio.

Un italiano preistorico produceva mezzo kg di rifiuti naturali al giorno , mentre un italiano del XXI secolo ne produce 10 volte tanto cioè 6kg compresi i rifiuti industriali.

Un ‘altra causa dell’aumento dei rifiuti sono gli imballaggi, infatti certi imballaggi ne contengono altri.

Alcuni rifiuti hanno vita brevissima,essere buttati via è il loro destino, sono come abbiamo già detto, gli imballaggi,che dopo aver contenuto il prodotto diventa inutile di colpo ; sono fatti di carta, vetro, plastica e cellofan.

Materiali come il tetrapak, il pet, il cotone, il cartone ondulato sono stati inventati perché servivano a imballare i prodotti.

Gli imballaggi sono un problema anche perché sono più voluminosi degli altri.