L'Arabia è costituita da un vasto tavolato e dalle pianure della Mesopotamia e della Siria;
dalle coste basse del Golfo Persico si eleva gradualmente verso il Mar
Rosso.
Lo hamada, deserto calcareo è assai piatto e interrotto soltanto da larghi
solchi scavati. Alcune brevi catene piegate con direzione N-S racchiudono
giacimenti petroliferi. L'ultima di queste dorsali, orientata verso ovest e
formata dai calcari giurassici dei monti Tuwayq, sovrasta per più di 800 km un
tavolato cristallino, formato da graniti e da gneiss. Vi sono inoltre filoni di
quarziti, di rioliti o di porfiriti che formano rilievi montuosi isolati. Sono
frequenti le zone rivestite da estese colate basaltiche, riconoscibili da
lontano grazie al loro colore scuro. Nella parte sudorientale della penisola,
dal Ra's al-Hadd al Ra's Madhraka, le montagne cristalline e vulcaniche sono
sostituite, lungo le coste del Mar Arabico, da una catena di monti di recente
formazione costituita da calcari e da arenarie, che superano i 3.000 m nel monte
Akhdar. Questi rilievi formano una parte in realtà del complesso montuoso che
limita a sud l'altopiano iraniano. Il mare esercita una modesta influenza sulle
zone costiere dell'Arabia occidentale e meridionale, delimitate da vere e
proprie barriere montuose. Il Golfo Persico e il Mar Rosso sono mari assai
stretti, dalle coste poco frastagliate, che delimitano la massa della penisola
arabica senza inciderla profondamente: l'Arabia è un deserto intermedio fra i
deserti dell'Africa e quelli dell'Asia centrale. L'escursione termica
giornaliera raggiunge talvolta i 60 °C. Il calore è soffocante dalla fine di
maggio alla fine di settembre; in questo periodo il tempo è stabile; la
temperatura media si aggira sui 31,5 °C a Gidda e a Aden, ma in realtà durante
il giorno, all'ombra, si raggiungono anche
i 50 °C. Durante l'inverno il tempo è costantemente bello, ma freddo, poiché
le alte pressioni dell'Asia contribuiscono a mantenere una massa di aria fredda
e secca sull'Arabia. Tuttavia, dall'autunno alla primavera, l'acqua non manca
completamente: le depressioni di origine mediterranea riescono a insinuarsi
lungo i bracci di mare che delimitano la penisola.
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