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Via via che Roma estendeva le sue conquiste allargando il proprio impero, con l’aumento della popolazione, il raffinamento dell’uso e la costruzione di grandi opere pubbliche favorì a Roma molte industrie rese necessarie dalle esigenze della città e dell’Italia. Furono favorite anche se Roma era un grande centro industriale, era prevalentemente una città di consumo, poiché la maggior parte materiali che produceva e li usava per i propri bisogni. Le industrie ebbero incremento anche fuori di Roma, anzitutto nelle città che rifornivano di navi la regina dei mari: Genova, Ostia, Ravenna. A Como, a Sulmona, a Salerno, a Pozzuoli fioriva l’industria del ferro che le miniere dell’Elba producevano in abbondanza e che veniva estratto con mezzi primitivi, ma accorti. Molti ed attivi erano i centri industriali dell’Italia settentrionale: a Bergamo si fabbricavano oggetti di bronzo, a Modena embrici, a Pola anfore; ricca e molto produttiva era l’industria laniera dell’Istria, di Padova e di Parma, le tintorie di Aquilea (una città di grande movimento commerciale e ricca di industrie: tessuti, vetro, ecc...)

Nell’età imperiale le industrie si moltiplicarono e si svilupparono. Roma ne favorì l’incremento sia facilitando, coi numerosi contatti resi possibili dal suo impero, i perfezionamenti tecnici delle industrie, sia agevolando, con la pace sui mari e con le migliorate comunicazioni terrestri, il commercio fra paesi lontani, sia offrendo l’esigenza delle forniture militari.

L’Egitto fu la prima terra in cui sorse l’industria del vetro; di la venivano a Roma quelle preziosissime coppe di cristallo lavorate al tornio di cui si faceva sfoggio nei banchetti dei ricchi. L’industria del vetro si diffuse anche in Italia rimanendo, in genere, ristretta ai lavori più dozzinali.

Anche le province dell’occidente sono molto sviluppate. Dalla Spagna proveniva l’acciaio ben temprato, lana e il grum. Nella Gallia, ricca di minerali, si affermava l’arte del bronzo, ed eccedeva nella lavorazione dei metalli preziosi, nella fabbricazione dei vasi d’argilla a rilievo; diffuse dovunque erano le calzature galliche.

Il norico produceva ottime armi, la regione del Reno vasellami e la Batavia certe particolari tinture per cappelli. La produzione dell’industria a Roma non fui mai mirata all’esportazione, al contrario era artigianale e la grande industria non soffocò mai la piccola.