FILIPPO TURATI
Turati nacque a Canzo nel 1857. era di famiglia altoborghese e conservatrice,
si era laureato in legge e se era avvicinato agli ambienti della democrazia
radicale. Nel 1884 a Napoli conobbe Anna Kuliscioff, con la quale legò
sentimentalmente ed intellettualmente. Spinto da lei allo studio del marxismo e
socialismo, nell'estate del 1889 costituì la Lega socialista milanese con
l'intento di porre fine all'isolamento della classe operaia e di dar vita a un
nuovo partito.
Sarebbe stato la mente e simbolo dl socialismo italiano dall'inizio del secolo
ai primi anni di Mussolini.
Eletto deputato nel 1986, nel 1896 fu condannato a dodici anni di reclusione in
occasione dei "moti del pane" di Milano, repressi nel sangue , ma fu
amnistiato l'anno successivo ed il 4 giugno venne liberato.
Dopo 1818 tentò ancora una volta di favorire i legami tra i partiti di
democrazia laica e progressista e il movimento operai. Massimo esponente dei
riformisti nella lotta contro i massimalisti all'interno del partito, percepì
con ritardo l'avvento del fascismo ma fu uno dei pochi disposti ad agire.
Dopo il delitto Matteotti (1924) prese parte alla secessione dell'Aventino.
Morì a Parigi nel 1932.