TERRITORIO
In
termini strettamente geologici, l'America centrale è delimitata a nord
dall'istmo di Tehuantepec, nel Messico meridionale, e a sud dallo
spartiacque dei fiumi Atrato e Tuiria.
Dal
punto di vista geologico, l'America centrale costituisce una delle zone
più instabili della crosta terrestre e occupa il margine meridionale
della placca caraibica (vedi Tettonica a zolle). A partire dal Miocene,
circa 25 milioni di anni or
sono, lo sprofondamento della crosta oceanica
sotto questo margine determinò il sollevamento e l'emersione di parte
della placca formando inizialmente una penisola e un arcipelago che, in
epoche successive, si unirono in un istmo. Nello stesso periodo si
verificarono violente eruzioni vulcaniche e fenomeni sismici che
interessano tuttora la regione e che hanno creato un paesaggio costellato
di coni maestosi, prodotti dalle eruzioni di ceneri e lava, e di magnifici
laghi che si formarono nei crateri (calderas).
Il
territorio dell'America centrale è in gran parte costituito da un'aspra
regione montuosa caratterizzata dalla presenza di numerosi vulcani, in
gran parte inattivi, alcuni dei quali superano i 4000 m di altitudine. Le
uniche aree pianeggianti sono rappresentate da una stretta fascia lungo
l'oceano Pacifico dalla quale i rilievi si innalzano bruscamente per
digradare sul versante opposto nella più ampia pianura bagnata dal mar
dei Caraibi. I due passi principali che collegano i versanti dei rilievi
attraversano gli altipiani dell'America centrale e si trovano
rispettivamente in Nicaragua (dalla foce del fiume San Juan al lago di
Nicaragua) e a Panamá (lungo il corso del canale omonimo).
FLORA
E FAUNA
L'America
centrale è ricca di vegetazione. Dominante è la foresta pluviale dove, a
quote inferiori ai 1000 m, crescono rigogliose palme, felci, liane e
epifite, grazie all'elevata piovosità e umidità della regione. Ad
altitudini comprese tra i 1000 e i 1600 m crescono foreste di pini e
querce analoghe a quelle degli altipiani messicani. Le regioni più
elevate del Guatemala e del Costa Rica presentano una vegetazione erbacea
mentre nelle zone non esposte agli alisei predominano tratti di boscaglia
e di savana.
La
fauna presenta affinità con quella sudamericana e comprende pecari e
opossum oltre a giaguari, ocelot, jaguarondi (Felis yagouaroundi) e margay
(Felis wiedii), appartenenti alla famiglia dei felidi, armadilli,
formichieri e bradipi. Il puma, la volpe grigia e il coyote sono invece
originari dell'America settentrionale, al pari del cervo. Il grande
manato, che si ciba di piante acquatiche, sopravvive nelle isolate lagune
delle regioni orientali; esso viene cacciato a scopo alimentare al pari di
una specie di grande tartaruga marina (Chelonia mydas) e dell'iguana.
Numerose sono le specie dei rettili, tra i quali il boa constrictor e una
specie particolarmente velenosa, Lachesis muta. Pappagalli, quetzal (Pharomachrus
mocinno) e tucani sono specie molto comuni nella regione. Varia è anche
la fauna ittica, fra cui si segnala il pescecane del lago di Nicaragua.
|