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CAVALLI

La Tenuta di S. Guido si estende dal mare Tirreno fino alle colline dietro Castiglioncello con un paesaggio straordinariamente bello e con un ottimo microclima. All'interno del territorio si trova il centro di allenamento e allevamento di cavalli purosangue della Razza Dolmello-Olgiata. La prima pista tonda del centro fu fatta all'inizio del secolo dal conte Giuseppe della Gherardesca che aveva una piccola scuderia. La pista, di mille metri, era riservata al conte ed i suoi amici. Il marchese Incisa della Rocchetta, suo genero, la trasformò nel dopoguerra facendola diventare una pista di allenamento. Mario Incisa era proprietario del famoso cavallo Ribot allevato nella sua tenuta dell'Olgiata presso Roma. Nel 1934 i prati dell'Olgiata vengono trasformati in quartieri d'inverno per cavalli purosangue. Da due anni , la società puramente di fatto, che lega i Tesio agli Incisa nella conduzione della scuderia, aveva preso il nome di Razza Dolmello-Olgiata ; Tesio era il migliore allevatore e allenatore di cavalli e Mario Incisa era incaricato di vendere a Newmarket i cavalli vincitori e comprare le fattrici consigliate da Tesio. All'Olgiata vengono costruite stalle moderne che ospiteranno una serie di campioni come Donatello e Nearco. La guerra travolge tutto e il casale dell'Olgiata viene semidistrutto nel 1944 dalle cannonate angloamericane. Nel dopoguerra la scuderia riprende la sua attività con un cavallo eccezionale : Ribot che Tesio, morto nel 1954, non fece in tempo ad apprezzare. Nel 1956, ad Ascot, Ribot vince la corsa e viene salutato dai gentiluomini del parterre come vengono salutati i cavalli della Regina. A Longchamp vince l'Arc de Triomphe due volte di seguito e viene chiamato "il cavallo più forte del mondo". Intanto l'Olgiata, pur attiva come centro di allevamento, subisce l'assalto della speculazione edilizia che devasta le campagne intorno a Roma; rimane solo un club ippico che serba ancora qualcosa della bellezza passata dei luoghi. A questo punto avviene il trasferimento definitivo a Bolgheri dove Clarice, moglie di Mario Incisa ha ricevuto in eredità dal padre Giuseppe della Gherardesca, l'antica e splendida Tenuta delle Capanne. Oggi il centro d'allenamento ha tre piste d'erba di 200 metri e due piste di sabbia: una circolare di 1000 metri e una dritta, lungo il viale dei cipressi di 1200 metri dove vengono allenati i cavalli.

 

STRUZZO

Lo struzzo appartiene alla famiglia dei Ratiti, ossia alla classe degli uccelli ed ordine dei corridori, vero nome è Struthio Camelus varietà Australis. Nonostante l'origine africana, questi animali si adattano ad ogni tipo di clima. Lo struzzo è il più grande volatile esistente, alto circa 2,5-2,7 metri e pesante 130-150 Kg, ha un unghia di notevoli dimensioni al dito medio la quale unita a zampe ben sviluppate e potenti da allo struzzo un'arma di difesa in grado di uccidere. Non vola, ma viene considerato un uccello corridore, può raggiungere, infatti, la velocità di 70 Km/h in medie e circa 60 anni di età . Ogni femmina inizia a deporre le uova all'età di circa 3 anni da marzo a ottobre, circa 65-70 uova all'anno. I pulcini sono ricoperti di un piumaggio marrone-grigio che comincia a differenziarsi verso il primo anno ed è completo al secondo. Le piume e le penne non sono distribuite unformemente su tutto il corpo, ma sono localizzate sul dorso per proteggerlo dai raggi solari, sono invece assenti nella parte inferiore per favorire la dispersione di calore. Quando fa caldo gli struzzi alzano le ali per esporre la parte nuda sottostante e disperde meglio il calore. La temperatura corporea varia tra i 38° ed i 39°, ma è molto variabile a seconda dell'età, della temperatura esterna o dello stato di eccitazione o di riposo. Possono resistere a temperature basse purchè restino asciutti. Si nutrono di erba medica, trifoglio, mangimi speciali e granoturco. Hanno bisogno di spazio per poter correre e senza ostacoli. Dallo struzzo si ricava quasi tutto: pelle, carne, piume questi sono i prodotti che danno reddito in un allevamento di struzzi. LA CARNE La carne, di colore rosso e di gusto delicato, e' adatta ad ogni tipo di preparazione culinaria, morbida al taglio e molto saporita, ricca di ferro e proteine. Pur essendo una carne rossa ha una bassa percentuale di colesterolo e grassi saturi. Dalla macellazione dello struzzo, che avviene in media al 12/14° mese di vita, si ricava il 60/70% di carne dal peso vivo. Dalle cosce si ricavano gustosi prosciutti. Ottimi sono anche i salami di struzzo,i che vengono insaccati con grasso di maiale.

Carne Calorie Proteine Grasso

Grassi

Colesterolo  (mg) Carboidrati Calcio

Struzzo

104 25,41 1,21 0,231 0 0 38,1 2,42 5,2

Pollo

161,7 31,2 3,46 1,04 1,27 8,1 84,3 0 15

Vitello

277,2 26,6 17,3 7,4 8 0,7 89 0 10,4

Suino

317,6 27,7 14,1 8,9 10,1 2,5 97 0 3,5

(valori riferiti a 100 g di carne magra )

LA PELLE La pelle è molto morbida e resistente, è impiegata moltissimo nelle case d'alta moda per la confezione di scarpe, stivali, piccola pelletteria, borse e guanti. La pelle dello struzzo, pregiata al pari del coccodrillo, è caratterizzata dalle irregolarità dei pori lasciati dalle piume. Lo struzzo sviluppa circa 1,5 mq di pelle all'eta' di 13 mesi.

LE PIUME Le piume vengono utilizzate nel mondo dello spettacolo, dell'alta moda, nell'industria meccanica ed elettronica. Sono di colore grigio-marrone, bianco e bianco-nero ed hanno una lunghezza che può variare tra i 50 e i 60 cm nel periodo in cui questi animali raggiungono l'età della riproduzione. 

LE UOVA Le uova sono ottime per gusto e nutrizionalità offrono inoltre un bassissimo contenuto di colesterolo. Grazie alle loro dimensioni, il guscio spesso 2-3 mm riscontra un utilizzo anche nel campo ornamentale. Il loro peso si aggira tra gli 800g e 2100g. La schiusa si pratica alla temperatura di circa 36/37°C. Il pulcino dal 3° giorno in poi cresce circa 1 cm al giorno fino all'età di cinque mesi di vita.