LO SBARCO IN SICILIA
Alla vigilia dello sbarco le forze italiane impegnate in Sicilia assommavano
a 170.000 uomini con 100 carri armati, mentre i tedeschi erano 28.000 con 165
carri. La superiorità aerea degli Alleati era assoluta. Da parte loro, 1375 navi da
guerra e da trasporto, 1124 mezzi da sbarco, 4000 aerei e circa 160.000 uomini
con 600 carri armati e 800 camion. La superiorità alleata era dunque schiacciante. Preliminare necessario allo
sbarco era considerata l’occupazione di Pantelleria, che l’opinione pubblica
italiana era abituata a considerare una specie di Malta. L’8 giugno ci fu un
bombardamento, l’isola venne messa in stato d’allarme. Alle 11.30 del giorno 11
gli alleati sbarcarono a Pantelleria senza incontrare resistenza. Il giorno dopo
si arrende anche la guarnigione di Lampedusa. L’episodio di Pantelleria resta
peraltro abbastanza oscuro:una difesa non sarebbe stata neppure tentata.
L’attacco a Pantelleria e a Lampedusa rivelò, ormai senza ombra di dubbio, che
il prossimo obiettivo degli Alleati sarebbe stata la Sicilia. Lo sbarco in
Sicilia, considerato dagli storici un episodio secondario, rappresentò in realtà
il primo attacco a quella "Fortezza Europea" che Hitler pensava di avere reso
inespugnabile.
LO SBARCO
La notte del 9 luglio la 7ª armata statunitense, l’8^ armata inglese, salpano dai porti della Tunisia alla volta della Sicilia. La difesa della Sicilia è affidata alla 6ª armata italiana del gen. Alfredo Guzzoni. Nella notte truppe aviotrasporto vengono lanciate sulle zone sud-orientali, ma il vento impetuoso, la scarsa visibilità e la poca esperienza di lanci notturni rendono praticamente inutili questo primo tentativo di attacco aviotrasporto. Alla prime luci dell’alba del 10 luglio, inizia lo sbarco alleato sull’isola. Gli sbarchi avvengono senza toppe difficoltà grazie al preciso e intenso fuoco di copertura delle navi e perché i difensori non si aspettano uno sbarco in quelle condizioni meteorologiche. Durante le operazioni, caccia anglo-americani decollati da Malta e Pantelleria sorvolano in formazione i punti dello sbarco per respingere eventuali contrattacchi dell’Asse. Mentre l’8^ armata inglese e i suoi reparti nella notte entrano a Siracusa, gli americani una volta conquista Gela affrontando i contratti della divisione tedesca e della italiana Livorno. Gli scontri termineranno il 12 luglio, con la ritirata degli italo-tedeschi. La conquista della Sicilia da parte degli Alleati sarà completata in 39 giorni, il 17 agosto 1943, con l’occupazione di Messina delle truppe italo-tedesche in Calabria.