Detti, modi di dire toscani

- Ha sempre il moccio al naso.
E' ancora un bimbo

- Fio’ fio’ boccon boccon. 
Mangiare con ingordigia

- Quello che ‘un ammazza ingrassa.
Se non è veleno è cibo.

- Fra ninnole e nannole.
Perdere tempo in piccole cose di poca utilità

- ‘Un me ne giovo.
 Nel senso di avere a schifo di fare e toccare…….

- Ripiglio i mi’ ciottolini e vo a gioà davanti al mi uscio. 
Espressione del linguaggio infantile per dichiarare la fine di un’amicizia o di un sodalizio.

- Me l’ha ca’ ato la befana. 
Per dire che è un regalo a caso.

- E tanto so’ Betto. 
Personaggio della vecchia Cecina; si usa per indicare persone ingenue, miti.

- Li vole tutti sull’unghia. 
Chi esige un pagamento immediato ed integrale. L’unghia è un sinonimo di aggressività.

- Be’ mi sordi. 
Rimpiangere una spesa sbagliata

- Sa fare gli occhi alle puci.
Si dice di persona abile nel  suo lavoro.

- M’ha trattato come un pellaio.
Mi ha trattato male; i pellai, che compravano dai contadini pelli di  coniglio non godevano di una buona reputazione.

- Starsene in panciolle. 
Stare in ozio, pancia all’aria.

- Mi ci faccio d’ oro. 
Per dire che apprezzo l’opportunità che mi si offre e in cui mi impegnerò al meglio.

- L’aria sa di cacio e il tempo fa culaia. 
Il tempo non promette nulla di nuovo

- E’ un po’ e via.
E' cosa vecchia

- E’ da quel dì. 
E' passato molto tempo.

- Mi par mill’anni. 
Tanto tempo trascorso

- Ero piccino. 
Per dire quante volte una persona ha promesso

- E’ ne’ su’ cenci. 
Star bene in salute, in forma.

- Ha ripreso gallo.
Era abbattuto e ha recuperato (come il gallo).

- Lamentassi di gamba sana. 
Lamentarsi quando si sta bene.

- Le gambe mi fanno fico, ghiego.
Quando per stanchezza si traballa.

- Tutte le guazze lo bagnano.
Si dice di persona che per un nonnulla si ammala.

- Sta ritto coi fili.
Si dice di persona malaticcia. Chi non riesce a far niente senza l’aiuto di altri.

- Esse del gatto.
Per dire che ci sentiamo in trappola.

- Tirare il calzino.
Indica l’atto del morire.

- Ave’ le scarpe strette. 
Soffrire di gelosia

- Sbavarci dietro. 
Desiderare senza pudore

- Trova’ l’uscio di noce.
Imbattersi in un rifiuto sprezzante.

- Me lo sento sdrucciola’ fra capo e collo.
Avere un brutto presentimento.

- Casca sempre ritto.
Chi se la sa cavare sempre.

- Ci fo il crocione. 
Impegno a non far più una certa cosa.

- Di buzzo buono. 
Mettersi a far qualcosa di buono, impegnarsi

- A bischero sciolto.
Si sa la storia dei Bischeri di Firenze ce non accettarono i soldi dell’esproprio loro offerti dalla signoria e persero ogni avere, guadagnandosi la fama di stupidi. Andare a bischero sciolto, vuol dire vagabondare e parlare a bischero vuol dire parlare in modo sguaiato.

- ‘Un fa ova.
Non conclude, non convince.

- ‘Un ci dice. 
Non si addice, è un discorso a vanvera.

- ‘Un ha fatto pe’.
Senza reazione.

- E’ montata sul fi’o.
Si dice di una bambina che si atteggia a signorina.

- Tutt’ un bu’o.
Due amici che fanno le cose in perfetta sintonia.