L'esacordo e la nascita delle note
1050 ca.
Il monaco Guido d'Arezzo precisa la scrittura per definire
l'intervallo tra le note dando loro un nome, Ut-Re-Mi-Fa-Sol-La, e
mettendo a punto il sistema del tetragramma.
Questa invenzione segna purtroppo l'inizio della decadenza del
canto gregoriano. Una volta sostituita la memoria con la lettura
delle note, il canto diventa più matematico e perde in freschezza.
Nascono le prime polifonie, basate sul gregoriano. Il ritmo non è
più basato sulla parola latina, ma è fissato con delle misure.
Anziché soffermarsi sulle scale, il teorico Guido d'Arezzo (990
- 1050) ideò un sistema che consisteva nel memorizzare
l'intonazione degli intervalli paragonandoli ad uno schema di
riferimento prefissato: l'esacordo (scala di sei suoni), tratto
dalle note iniziali di ogni verso dell'inno a San Giovanni.
Sancte
Johannes *
Labii reatum
Solve polluti
Famuli tuorum
Mira gestorum
Resonnare fibris
Ut queant laxis
" Perché i devoti possano cantare
con lena le tue mirabili gesta, togli la colpa che contamina il
labbro, San Giovanni ".
Sono le note musicali (con la progressiva sostituzione del do
all'ut per la lingua italiana)!
*Il Si (Sancte Johannes) fu aggiunto solo nel 1482 .
Questo sistema godette di grandissima fortuna nei secoli a
venire. Divenne il principale metodo di insegnamento della musica
sino al XVII sec., dopodiché i suoi principi vennero ripresi e
adattati alla musica tonale nel nostro secolo.