La presenza di particolari tipi di vegetazione è legata ai fattori
climatici, che riguardano la luce, la temperatura e la disponibilità
d’acqua. Le piante prive di clorofilla possono fare a meno della luce e
altre invece amano averne in abbondanza. Anche la quantità di calore che
serve alla vegetazione varia da specie a specie: piante megaterme che
danno temperature medie annue sempre superiori o pari a 20°C, mesoterme
si adattano a temperature medie annue tra i 15°C e i 20°C, microterme
che vivono a temperature comprese tra lo zero e i 15°C, ed echistoterme
che per le piante è sufficiente una temperatura inferiore allo zero. Le
idrofite in buona parte hanno foglie lineari e sottili, le idrofite con
largo apparato fogliare, vivono in ambienti umidi, le tropofite vivono in
stagioni e regioni umide e secche, le xerofite possono durare tanto tempo
senza acqua e sono dotate di un apparato radicale assai sviluppato e
povere o del tutto mancanti di foglie.
Le
piante per vivere hanno bisogno di un suolo più o meno ricco di minerali.
Alle zone climatiche corrispondono sulla superficie terrestre delle fasce
di vegetazione che si diversificano dai poli all’equatore. La
tundra
è nella parte settentrionale del Canada, continentale ed insulare,
nell’Alaska e nella Siberia settentrionale, a sud dei ghiacci perennei.
A fianco del paesaggio erbaceo, appaiono i primi ginepri e le betulle
nane. La taiga è caratterizzata da inverni freddi e umidi. Gli alberi
come abeti, pini, larici sono
di grande importanza economica, perché forniscono del legname occorrente
ai paesi industrializzati. Nel centro – occidentale, nei bacini del Po e
del Danubio e nella regione atlantica degli Usa c’è la foresta di
latifoglie cioè di alberi a clima temperato- caldo con piogge stagionali
sono ricche di vegetazione fitta, ma non sempre. Nella foresta Monsonica
è diffusa in India, in Cina e del Giappone meridionale, e la macchia
mediterranea, diffusa intorno al mare con gli alberi sempreverdi
(corbezzolo, mirto ecc.) è macchia diffusa in California, nella regione
sudafricana del Capo e nell’Australia meridionale, ma con specie
diverse. Diminuendo le precipitazioni la vegetazione si fa più povera e
si incontra la steppa.Si trova prima ad arrivare nel deserto (steppa
predesertica ), nell’Africa settentrionale e centrale, nelle zone più
aride del mondo mediterraneo, sugli altipiani e nelle zone dell’Asia
sud- occidentale e centrale, nella zona meridionale e sud- orientale
dell’URSS europea, nel bacino danubiano. Le praterie si sviluppano in
regioni più umide all’interno dei continenti in particolare
nell’America del nord, ai piedi delle montagne rocciose, nella Russia
meridionale e nella Siberia occidentale. Le aree a steppa e a prateria
hanno una grande importanza per l’allevamento, sono state in gran parte
messe a coltura soprattutto in URSS, nel Canada, negli Usa,
nell’Argentina e in Australia. Il deserto si estende nel Sahara in
mongolia, attraverso l’Arabia ecc. In America le aree desertiche si
concentrano sugli altipiani delle montagne Rocciose, nel Messico, nella
California. Le aree si espandono a causa dei mutamenti climatici e degli
interventi umani. Fra la steppa e la foresta sempreverdi si pone la
Savana, priva di alte erbe con alberi sparsi, tipica dei climi caldi
tropicali con piovosità stagionale. Si estende a nord e a sud della
fascia equatoriale, nel Venezuela, nel Brasile ecc. Oltre la Savana si
estende la foresta equatoriale o foresta fluviale. La vegetazione montana,
la quale si differenzia secondo fasce o piani altimetrici. La vegetazione
può mutare a seconda della latitudine, cioè la vicinanza o la lontananza
dall’equatore. Ma questo fenomeno provoca cambiamenti anche
all’allevamento. In Italia ci sono tre tipi di vegetazione spontanea: la
vegetazione alpina, appenninica e padana e la vegetazione mediterranea. La
vegetazione alpina ha il clima alpino, è costituita da foreste di
conifere ( abete rosso e bianco,pino silvestro e cembro) e da faggete. La
vegetazione appenninica è costituita dai boschi misti di latifoglie. La
vegetazione spontanea della regione padana, è rappresentata da residui
dell’antica foresta di tigli che dominavano in tempi remoti la pianura.
La vegetazione del clima mediterranea, un insieme di piante e arbusti
sempreverdi, come la quercia da sughero, l’oleastro, il carrubo, il
ginepro; in alcune zone costiere della penisola come ad esempio Pisa e
Ravenna sono presenti le tipiche piante litoranee.
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